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Mens insana in corpore sano: Vannacci e il futuro dello sport italiano

Pubblicato: 13/08/2024 15:29

Lo sport italiano è in ottima salute, è bello, vincente, con storie appassionanti da narrare. Ed è proprio per questo che la politica se ne vuole impossessare. Avere a che fare tutti i giorni, con conti che non tornano, carceri e suicidi, riforme rifiutate dalla maggioranza dei cittadini, e diciamolo con esteticamente delle brutte persone, tranne qualche rara eccezione, che rappresentano la politica, è estremamente avvilente e depressivo. Da qui la tentazione di impossessarsi di qualcosa di bello: lo sport.

Non è una cosa nuova la propaganda di Hitler e Goebbels avevano trasformato le Olimpiadi del 1936 nell’altare del trionfo nazista, ma poi arrivò Jesse Owens a rovinare i sogni di gloria del Reich. La piccola corazzata italiana si scopre piena di piccoli Jesse, a dispetto di Vannacci, dai 100 mt alla pallavolo femminile, ma in quasi tutte le specialità l’integrazione di questo paese cresce più di quella civile e sociale. La politica di destra sta cercando in maniera insana, senza figure di alto valore sportivo, di occupare tutte le postazioni di comando dello sport italiano, esempio singolare è la lotta che oppone Paolo Barelli, capogruppo di Fi a Fabio Rampelli, vicepresidente del Senato di FdI, per il vertice della Federnuoto.

Ma la poltrona che conta è manco a dirlo il Coni, dove siede l’olimpico, anche qua in senso estetico, Giovanni Malagò, il romano de Roma, bene, che piace a tutti, o forse piaceva. Ora questa poltrona, perché la trattano in questa guisa, han deciso di darla a Zaia, il governatore del Veneto. Ha un passato da atleta del mezzo fondo o dello sci alpino? Non proprio, ha un futuro da disoccupato, e si sa l’ozio è il padre dei vizi, e uno Zaia, ancora forte di consensi, a spasso può fare danno ai precari equilibri del centrodestra. Pertanto l’idea Coni, non per fare enormi salti nel medagliere delle prossime olimpiadi, per trovare altri 5 o 6 Julio Velasco, ma per disinnescare una mina vagante della poco sana politica. Mens insana in corpore sano. A questo punto ci potevano mandare il Generale Vannacci, con la candeggina, per un Italia bianca ed autarchica. Goebbels avrebbe approvato.

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