Inchiesta aperta a Rozzano dopo la misteriosa caduta di una donna di 33 anni avvenuta nella notte tra domenica 11 e lunedì 12 agosto. La donna, originaria del Perù e attualmente ricoverata in ospedale in prognosi riservata, è precipitate dal quarto piano del palazzo in cui vive. Secondo il suo compagno, si sarebbe trattato di un incidente mentre tentava di sistemare il motore dell’aria condizionata. Tuttavia, gli inquirenti non sembrano convinti e stanno approfondendo le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Dopo l’apertura di un fascicolo di indagine con l’ipotesi di tentato omicidio, gli investigatori hanno cominciato a esaminare i dettagli che potrebbero svelare la verità. Già nelle prime ore dopo l’incidente, è emerso che la donna aveva effettuato due chiamate al 118 circa venti minuti prima della telefonata del compagno, che ha denunciato la caduta. Queste chiamate, definite mute, non contenevano richieste di aiuto, ma solo rumori di sottofondo.
Mentre il compagno, un ventottenne di origini ecuadoriane, ha sostenuto che la caduta fosse accidentale e non legata a un litigio, ha anche rivelato di aver bevuto molto quella notte. La coincidenza delle telefonate della donna al 118, prima della caduta, solleva interrogativi: perché ha chiamato se tutto andava bene?
Per gli inquirenti, è fondamentale analizzare le testimonianze di amici e vicini di casa, così come verificare le escoriazioni sul corpo della donna, per determinare se esse siano compatibili con una caduta o se possano suggerire un’altra causa, magari legata a percosse. L’attenzione ora è tutta su queste nuove evidenze, mentre l’inchiesta continua a svelare i misteri di una serata che potrebbe rivelarsi tragica per motivi ben diversi da un semplice incidente.