“È stato riscontrato dna maschile su sette reperti, ma in quantità molto esigua. A mio avviso sarà anche difficile da sequenziare ai fini della comparazione con quello dell’unico indagato, Louis Dassilva“. Queste le parole rilasciate alla testata Fanpage da Davide Barzan, criminalista e consulente di parte di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli. La donna, 78 anni, era stata trovata morta nel garage della sua abitazione di Rimini, in via dei Ciclamini.
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Il fatto che il dna trovato sui vestiti della donna e su alcuni oggetti sia così poco dipenderebbe in parte dallo stato di cattiva conservazione dei reperti. Ora bisognerà vedere se le tracce ottenuto dagli accertamenti irripetibili effettuati nelle scorse settimane corrisponde o meno a quello di Dassilva.
“Rimarchiamo inoltre che i tamponi anali e vaginali eseguiti hanno riscontrato solo il dna della vittima, come ci aspettavamo, visto che non c’è stata violenza sessuale”, ha spiegato ancora Barzan. Gli inquirenti, nei giorni scorsi, erano tornati sul luogo del delitto per ricostruire quello che potrebbe essere accaduto la notte dell’omicidio, così da porter avvalorare la “prova regina” che ha portato all’arresto di un 34enne senegalese, vicino di casa della vittima. “Dassilva è stato arrestato perché in un video dalla telecamera di sorveglianza di una farmacia è stata ripresa una persona non caucasica che rientrava a via del Ciclamino 31 con in mano qualcosa”, ha spiegato il consulente.