Dopo 48 ore di negoziati intensi a Doha, si è concluso il vertice tra i mediatori di Stati Uniti, Egitto, Qatar, Israele e Hamas per discutere una possibile tregua a Gaza. Il risultato di questi incontri è stato un passo significativo verso la fine delle ostilità, anche se le divergenze restano evidenti. La prossima settimana, i colloqui riprenderanno al Cairo, dove le parti cercheranno di risolvere i nodi ancora irrisolti. La Casa Bianca ha dichiarato che durante il vertice sono stati proposti nuovi accordi per ridurre le differenze su Gaza, ma Hamas ha prontamente risposto affermando che i risultati del vertice non sono in linea con quanto stabilito il 2 luglio scorso.
Il comunicato finale congiunto di Stati Uniti, Egitto e Qatar sottolinea l’urgenza della situazione, avvertendo che non c’è più tempo da perdere. “È tempo di rilasciare gli ostaggi e i detenuti, iniziare il cessate il fuoco e attuare questo accordo”, hanno affermato i mediatori, esortando entrambe le parti a non trovare più scuse per ulteriori ritardi.
Parallelamente, la crisi umanitaria a Gaza si aggrava ulteriormente. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha lanciato un allarme preoccupante: il virus della poliomielite è stato rilevato nelle acque reflue di Khan Younis e Deir al-Balah, segno che il virus è in circolazione e rappresenta un pericolo per centinaia di migliaia di bambini. Guterres ha sottolineato che prevenire e contenere la diffusione della polio richiederà uno sforzo massiccio e coordinato, annunciando che l’ONU è pronta a lanciare una campagna di vaccinazione per oltre 640.000 bambini sotto i 10 anni.
Anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha commentato gli sviluppi, affermando che “il cessate il fuoco a Gaza non è mai stato così vicino”. Pur riconoscendo che ci sono ancora ostacoli da superare, Biden ha espresso un cauto ottimismo, dicendo che “siamo più vicini di tre giorni fa” a raggiungere un accordo che possa portare alla fine delle violenze.