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L’operatrice sanitaria che ha investito la piccola Esmeralda distrutta dal dolore

Pubblicato: 16/08/2024 10:34

Tragedia al San Giovanni Bosco di Torino: una bimba di soli 2 anni, Esmeralda, è stata travolta e uccisa da un’operatrice sanitaria di 56 anni. Nel suo cuore, un dolore immenso, mentre si trova a raccontare il dramma di quel giorno funesto. “È stato un tragico incidente, sono distrutta dal dolore”, ha dichiarato l’operatrice in un’intervista al quotidiano La Stampa.
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Dopo l’incidente, la donna è stata aggredita dai familiari della piccola, finendo così in ospedale per le ferite riportate. “Non ho visto Esmeralda nel parcheggio”, ha ribadito, sottolineando che la bimba stava giocando sull’asfalto in attesa di entrare nel nosocomio per visitare uno zio ricoverato. Secondo la versione della 56enne, la piccola sarebbe spuntata all’improvviso e, non facendosi notare, sarebbe stata investita dall’auto. “Posso solo pregare per lei, per la mamma e il suo papà”, ha affermato, ora sotto indagine dalla Procura di Torino.

La donna ha chiesto un trasferimento

La donna, profondamente segnata dall’evento, ha richiesto un trasferimento in un’altra struttura sanitaria. “Nessuno è tranquillo dopo quel che è successo”, ha dichiarato. Nel parcheggio, infatti, si trovavano molte auto, ambulanze e il camper della famiglia della bimba. Secondo quanto riportato dall’operatrice, i parenti di Esmeralda l’avrebbero malmenata dopo l’incidente: “Mi hanno spintonata e sono entrati in macchina. Sono andata in ospedale a farmi medicare”, ha raccontato.

Le colleghe hanno cercato di consolarla, spiegando che un incidente del genere potrebbe accadere a chiunque. “Io e molti altri ci eravamo lamentati di quel parcheggio, nessuno mi ha dato retta”, ha dichiarato con tristezza. Per lei, la vita non sarà mai più la stessa.

La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto e, oltre alla 56enne già iscritta nel registro degli indagati, sta esaminando anche la posizione della madre di Esmeralda. Una tragedia che scuote profondamente la comunità e lascia un segno indelebile nei cuori di tutti.

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