Un altro pezzo di storia naturale è stato inghiottito dal mare. A Ventotene, l’isola laziale amata dai turisti per la sua bellezza incontaminata, un’estesa porzione della falesia di Cala Paratella, conosciuta come il Belvedere, è crollata senza preavviso, trasformando per sempre il paesaggio dell’isola. Il crollo è avvenuto poco dopo l’ora di pranzo, senza alcuna causa esterna apparente, un segnale drammatico della fragilità di questo territorio.
La falesia, che offriva uno dei panorami più suggestivi dell’isola, è ora scomparsa, trascinata nel mare. Fortunatamente, non si registrano danni a persone, abitazioni o imbarcazioni, ma il danno ambientale è incalcolabile. Questo evento sottolinea una volta di più la delicata condizione geologica di Ventotene, già nota per essere minacciata dall’erosione costiera.
L’isola, con le sue caratteristiche falesie, è da tempo vulnerabile, in parte a causa dell’erosione naturale, in parte per colpa dell’intervento umano. Il prelievo di rocce nel corso degli anni ha compromesso ulteriormente la stabilità di queste scogliere, un rischio che solo ora si comprende appieno.
Crolli a Ventotene: non è la prima volta
Questo crollo non è un evento isolato. Nel settembre del 2020, una situazione simile si è verificata nell’area di Moggio di Terra, non lontano da Cala Paratella. Anche allora, la roccia franò in mare, e le immagini impressionarono turisti e geologi. Gli esperti avevano avvertito che altri crolli erano possibili, se non probabili. Purtroppo, il loro avvertimento si è dimostrato tragicamente corretto.
La perdita della falesia di Ventotene è un monito per la necessità di proteggere i luoghi naturali da ulteriori danni e per monitorare attentamente le aree già a rischio. Questo evento deve spingere a riflettere sul delicato equilibrio tra l’uomo e la natura, e sull’urgenza di salvaguardare ciò che resta delle nostre bellezze naturali per le future generazioni.