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Guerra Ucraina-Russia, i giornalisti italiani rimpatriati. L’ad Rai Sergio: “Questioni di sicurezza”

Pubblicato: 17/08/2024 16:02

”L’azienda ha ritenuto, esclusivamente per garantire sicurezza e tutela personale, di far rientrare, temporaneamente in Italia, la giornalista Stefania Battistini e l’operatore Simone Traini”. Così in una nota l’amministratore delegato e presidente della Rai Roberto Sergio. La decisione della Rai di richiamare in Italia la giornalista Stefania Battistini e l’operatore Simone Traini esplica la crescente preoccupazione per la sicurezza dei giornalisti che operano in contesti geopolitici altamente instabili, come quello della guerra in corso tra Russia e Ucraina. L’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, ha sottolineato che questa misura è stata presa per prevenire qualsiasi rischio per l’incolumità dei due professionisti, di fronte a minacce concrete da parte dei funzionari russi.

La decisione di far rientrare Stefania Battistini e Simone Traini potrebbe avere ripercussioni significative sulla copertura mediatica e sull’informazione riguardo al conflitto in corso. Ad esempio, la temporanea assenza di questi giornalisti potrebbe limitare l’accesso alle notizie provenienti dalla Russia e dall’Ucraina, in un momento in cui il pubblico è particolarmente interessato agli sviluppi della situazione. In un periodo in cui la guerra in Ucraina continua a essere al centro dell’attenzione internazionale, la mancanza di corrispondenti potrebbe portare a una copertura meno completa e potenzialmente distorta.

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