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Com’è possibile che il Bayesian sia affondato: la spiegazione dell’esperto

Pubblicato: 19/08/2024 17:53

Il Bayesian era un gioiello dei mari: la barca “con l’albero più alto al mondo” non era solo lusso ed eleganza, ma vantava anche una superiorità tecnica e si trovava in condizioni di apparente sicurezza: in rada, ancorata, con un mare tranquillo. Eppure in pochi minuti è colata a picco e con lei, purtroppo, parte delle persone che erano a bordo.
In un’intervista pubblicata da Il Corriere, Gino Ciriaci, architetto e perito nautico con oltre 50 anni di esperienza nel settore, ha offerto una dettagliata analisi delle cause che hanno portato all’affondamento dello yacht a vela Bayesian, una “nave da diporto” di grandi dimensioni. L’incidente, avvenuto durante una tromba d’aria, ha sollevato molte domande sulla vulnerabilità di tali imbarcazioni in condizioni meteorologiche estreme.

L’Albero Più Alto e Più Pericoloso al Mondo

Ciriaci ha spiegato come l’altezza dell’albero in alluminio del Bayesian, che raggiungeva i 75 metri, abbia rappresentato un rischio significativo durante la tempesta. “L’albero più alto al mondo? È anche l’albero più pericoloso al mondo perché prende il vento su una grande altezza e il sartiame, cioè i cavi d’acciaio che regolano gli alberi, fanno un’enorme resistenza”, ha dichiarato. La pressione esercitata dal vento su un albero così alto può essere devastante, con Ciriaci che ha aggiunto: “Il vento? Con un albero così alto avrà esercitato una pressione di decine di tonnellate.”

Le Dinamiche dell’Affondamento

L’affondamento del Bayesian non è stato solo una questione di vento forte. Ciriaci ha descritto come il crollo dell’albero abbia ulteriormente compromesso la stabilità dell’imbarcazione: “Può accadere che ceda in particolari condizioni estreme dovute a vento forte e onde frangenti. Una volta caduto, la barca beccheggia e rolla in modo molto più vigoroso: senza l’albero e le vele che smorzano questi movimenti, lo scafo tende a reagire più liberamente alle sollecitazioni di vento e frangenti.” Questo ha portato la barca a inclinarsi fino a mettere sott’acqua il bordo della coperta, permettendo all’acqua di entrare e causando l’affondamento.

La Tempesta Arrivata Nel Cuore della Notte

Riguardo alle tempistiche e alla possibilità di prevenire il naufragio, Ciriaci ha sottolineato le difficoltà legate all’orario dell’evento. “La tromba d’aria è arrivata prima delle cinque della mattina e, probabilmente, era ancora buio. Di notte, a barca ancorata, è normale che tutti vadano a dormire. La tromba d’aria non poteva essere avvistata,” ha spiegato. Anche di giorno, avvistare una tromba d’aria con sufficiente anticipo è difficile: “Quando arriva si vede un enorme tubo grigio e nero che si alza e unisce le nuvole con l’acqua di mare.”

Conclusioni

Le parole di Ciriaci mettono in luce la complessità e i rischi legati alla navigazione di grandi yacht a vela, specialmente in condizioni meteorologiche avverse. L’affondamento del Bayesian, pur tragico, non sorprende del tutto gli esperti del settore, che comprendono le forze in gioco quando una tempesta incontra una struttura così alta e vulnerabile. L’intervista a Gino Ciriaci offre una prospettiva tecnica e approfondita su un incidente che ha scosso il mondo della nautica, evidenziando la necessità di considerare con attenzione i limiti anche delle imbarcazioni più avanzate.

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Ultimo Aggiornamento: 20/08/2024 12:21