Nel giorno in cui Beppe Grillo rafforza il controllo sul simbolo del Movimento 5 Stelle (M5S) e ribadisce la regola del doppio mandato, Giuseppe Conte lancia un’iniziativa per avviare un profondo rinnovamento del Movimento. Pur senza menzionare direttamente Grillo, Conte invia un chiaro segnale al fondatore: “Per la prima volta, una forza politica in Italia e in Europa sta realizzando un esperimento di democrazia partecipativa e deliberativa. In questo processo non ci sono gerarchie. Anche io mi faccio da parte, insieme all’attuale gruppo dirigente”, dichiara l’ex premier in un video.
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La “regola del mandato zero”
Conte sottolinea che saranno gli iscritti e i simpatizzanti a guidare il rinnovamento, votando e discutendo tutte le questioni, compresi il simbolo, la denominazione e le regole organizzative. “Non possiamo permettere che quando a decidere è la comunità degli iscritti, alcuni possano limitare arbitrariamente le questioni da discutere. In passato, il simbolo è stato cambiato più volte e anche la regola del doppio mandato è stata modificata,” ricorda Conte, facendo riferimento alla “regola del mandato zero.”
L’ex premier invita a partecipare al processo con spirito libero e coraggioso, sottolineando l’importanza di rinnovare l’energia rivoluzionaria e innovativa che ha caratterizzato il Movimento fin dalle sue origini. “Il sistema politico ha ancora bisogno del Movimento 5 Stelle,” afferma Conte, inaugurando ufficialmente la fase costituente del M5S.
Questa nuova fase rappresenta una sfida cruciale per il Movimento, che Conte descrive come un’opportunità per rilanciare la proposta politica del M5S. Tutti gli iscritti e simpatizzanti sono invitati a proporre obiettivi strategici per il futuro del Movimento. Una volta raccolte le proposte, verranno definite le priorità attraverso un processo di confronto deliberativo. Saranno selezionati 300 iscritti in modo casuale, i quali parteciperanno a diverse giornate di discussione per trovare soluzioni concrete. Oltre a questi, saranno organizzati tavoli riservati a simpatizzanti non iscritti e ai giovani dai 14 ai 17 anni, per ascoltare anche le loro idee.
Al termine di questo percorso, verrà redatto un documento che sintetizzerà le proposte emerse, che sarà presentato all’assemblea finale di fine ottobre, la quale voterà le soluzioni proposte. Questo processo rifondativo, conclude Conte, è essenziale per rivitalizzare l’azione politica del M5S e contrastare la crescente disaffezione dei cittadini verso la politica tradizionale.