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“Foto brutte? Non è colpa dello smartphone”. I consigli dell’esperto per ottenere le immagini dei vostri sogni

Pubblicato: 20/08/2024 15:32

Quante volte ci è capitato, dopo aver investito tanto nell’acquisto di uno smartphone, di scattare foto poco soddisfacenti? “E’ colpa della telecamera“, il commento più comune in questi casi. Ma secondo Roberto Pezzali, esperto di fotografia, la colpa non è del telefonino, ma di alcuni errori comuni che le persone commettono nel momento di scattare le loro fotografie. In un interessante articolo su D-Day.it, Pezzali ha dispensato qualche consiglio per evitare di restare delusi e di sprecare i soldi spesi per un cellulare con una buona fotocamera. Quali sono dunque i 4 errori da non fare? Secondo l’esperto, il primo problema è l’obiettivo sporco. “Le ottiche degli smartphone sono piccole”, spiega Pezzali. “I telefoni vengono tenuti in tasca e spesso sono anche protetti da custodie che creano attorno all’obiettivo un piccolo pozzetto che accumula polvere“. Perciò, le foto poco nitide o con effetto nebbia dipendono quasi sempre dalla scarsa pulizia della lente. “Su uno smartphone, una ditata può rovinare una foto”. Per cui il consiglio è di pulire sempre l’obiettivo con un panno per gli occhiali.

Secondo errore, pensare che per mettere a fuoco il soggetto sia necessario toccare sullo schermo il punto da rendere più chiaro. E’ vero solo in parte. Secondo l’esperto, mettere a fuoco nel 90% dei casi non è necessario, soprattutto se il soggetto è lontano e la foto è panoramica. Mentre indispensabile è regolare l’esposizione. “La maggior parte delle fotografie fatte male o poco espressive”, spiega Pezzali, “sono scattate in condizioni di tempo nuvoloso o di cielo a pecorelle, dove il cielo e le nuvole diventano un unico blocco bianco, piatto, privo di spessore e incapace di dare profondità a una foto, quella fatta con lo smartphone, che di profondità ne ha già poca“. Perciò, se si scatta l’immagine di un panorama è necessario toccare sullo schermo la zona più luminosa. “Se una zona della fotografia è sottoesposta, quindi molto scura, è facile con un minimo di ritocco recuperarla. Ma se il cielo è un’unica macchia bianca c’è ben poco da fare”. Inoltre, “la maggior parte delle persone ignora anche che, tenendo premuto lo schermo e spostando il dito verso l’alto o verso il basso, si può regolare manualmente l’esposizione e bloccarla”. Il terzo errore è pensare che la foto sia esattamente quella che appare nello schermo. Se il telefono è impostato su “vivido“, quell’impostazione vi farà vedere la foto in quel modo, ma su telefoni o schermi impostati in altro modo i colori appariranno completamente diversi.

Così, capita a tutti di scattare una foto che al momento sembra grandiosa, ma poi scaricata sui social perde tutto il suo fascino. Per cui il consiglio è di stare attenti all’esposizione e di non valutare solo l’impatto del colore, che può cambiare da dispositivo a dispositivo. L’ultimo consiglio di Pezzali riguarda invece la post produzione, che ormai in fotografia ha assunto un’importanza fondamentale. Molte buone fotografie vengono scartate perché in tanti non hanno idea di come utilizzare i programmi di editing che possono correggere gli errori e dare un aspetto completamente diverso agli scatti. “Intervenire in postproduzione”, spiega Pezzali, “non significa stravolgere la foto. Ma semplicemente dare enfasi a quello che si vuole mettere in evidenza, raddrizzare leggermente lo scatto se è storto, riequilibrare le curve in caso di scatti controluce dove ci sarà una zona scura da recuperare o da rendere più visibile”. E poi giocare con ombre e luci per dare maggiore carattere alla foto. Secondo l’esperto, con questi accorgimenti la qualità delle vostre immagini cambierà notevolmente in meglio. Anche se poi, alla fine, conta anche l’occhio e la capacità di chi la foto la scatta. Ma dare una piccola spinta al proprio talento, con le attuali tecnologie, è qualcosa che fanno anche i fotografi professionisti più famosi e abili.

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Ultimo Aggiornamento: 20/08/2024 15:40