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Sinner positivo a un controllo antidoping. Assolto: assunzione inconsapevole

Pubblicato: 20/08/2024 16:23

Jannik Sinner è stato al centro di un’indagine antidoping dopo che era risultato positivo al Clostebol durante il torneo di Indian Wells. Tuttavia, una lunga e approfondita indagine condotta dalla International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha concluso che non vi è stata alcuna “colpa” o “negligenza” da parte del tennista italiano. La contaminazione è stata attribuita all’uso involontario di uno spray da banco per curare una piccola ferita, contenente una bassissima concentrazione del metabolita dell’anabolizzante.

Secondo quanto riferito dall’ITIA, il 10 marzo scorso, durante l’ATP Masters 1000 di Indian Wells, Sinner ha fornito un campione di urine che conteneva tracce minime di un metabolita del Clostebol, una sostanza proibita dalla WADA (Agenzia mondiale antidoping). Un secondo campione, prelevato otto giorni dopo al di fuori della competizione, ha confermato la presenza della stessa sostanza, sempre a livelli molto bassi. Nonostante la sospensione provvisoria, Sinner ha potuto continuare a giocare grazie al ricorso presentato dal suo staff.

La difesa di Sinner ha spiegato che lo spray, acquistabile senza ricetta in Italia, è stato applicato tra il 5 e il 13 marzo, periodo durante il quale il tennista ha ricevuto massaggi quotidiani, il che avrebbe potuto causare una contaminazione transdermica. Diversi esperti consultati dall’ITIA hanno ritenuto questa spiegazione credibile, portando l’agenzia a condurre un’indagine approfondita, che ha incluso interviste con Sinner e il suo team. Il 15 agosto, un tribunale indipendente ha formalmente dichiarato l’assenza di dolo da parte dell’atleta.

Karen Moorhouse, CEO dell’ITIA, ha dichiarato: “Prendiamo estremamente sul serio qualsiasi test positivo e applichiamo sempre con rigore i format stabiliti dalla WADA. Abbiamo condotto un’indagine approfondita sulle circostanze che hanno portato ai test positivi, alla quale il signor Sinner e i suoi rappresentanti hanno collaborato pienamente: abbiamo condiviso la spiegazione del giocatore sull’origine della contaminazione e concluso che la presenza della sostanza non era intenzionale.”

Nonostante l’assoluzione, Sinner ha comunque perso i 400 punti ATP e i premi in denaro guadagnati durante il torneo di Indian Wells, in conformità con i regolamenti antidoping. Ora, l’attenzione si sposta sugli US Open, dove Sinner potrà competere regolarmente.

Tuttavia, la vicenda potrebbe non essere conclusa. La WADA e la NADO Italia potrebbero ancora appellarsi alla decisione del tribunale indipendente che ha scagionato Sinner, un aspetto che potrebbe riaprire il caso. La presenza del Clostebol, un agente anabolizzante proibito, resta infatti una violazione delle norme antidoping, anche se in questo caso è stata riconosciuta come non intenzionale.

La comunità del tennis e i fan di Sinner attendono ora con ansia di vedere come si evolverà la situazione, ma per il momento, il giovane tennista italiano può guardare avanti e concentrarsi sui prossimi impegni sportivi, con l’obiettivo di continuare a brillare sui campi di tutto il mondo.

Le parole di Jannik Sinner

“Ora mi lascerò alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato”: così Jannik Sinner commenta la vicenda di positività al doping che lo ha coinvolto ad aprile, con un procedimento dell’agenzia antidoping del tennis che lo ha scagionato per ‘assunzione inconsapevole”.
“Continuerò a fare tutto il possibile per essere sicuro di continuare a rispettare il programma antidoping dell’Itia”, aggiunge il n.1 del tennis mondiale, sottolineando di avere “una squadra intorno a me che è meticolosa nella conformità” alle regole”.

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Ultimo Aggiornamento: 21/08/2024 08:21