Sempre più straordinario il nostro Jannik Sinner. Non si diventa numero uno del mondo per caso, e Sinner lo ha dimostrato vincendo il terzo mille della sua carriera (su cinque finali disputate) pur essendo in condizioni fisiche non perfette. Lui stesso aveva dichiarato che a Cincinnati avrebbe partecipato per trovare la forma migliore in vista degli US Open. E invece, al termine di un filotto entusiasmante, il rosso di San Candido ha portato a casa l’ennesimo trionfo della sua giovane carriera. Dopo aver sconfitto con qualche difficoltà la giovane promessa americana Michelsen, Jannik è stato capace di battere in rimonta il russo Rublev, numero 6 del mondo, e soprattutto il tedesco Zverev, numero 4, al termine di una semifinale straordinaria per intensità. Anche se non è mai sembrato al suo massimo, il numero uno del mondo ha saputo giocare con estrema intelligenza accelerando nei momenti decisivi. Implacabile nei tie break, pronto a sfruttare ogni sbavatura dei suoi avversari, Sinner ha confermato la sua superiorità anche nella finale con l’altro americano Tiafoe, in una partita in cui l’italiano partiva favorito ma con qualche timore per le sue condizioni fisiche.
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Invece Sinner ha saputo contenere la sfuriata iniziale del suo avversario, annullando due palle break nel primo game e inanellando una serie di ace per lui inusuale nel corso del primo set. Al tie break c’è stata partita sino al 4-3 per l’americano, poi Jannik ha innescato il turbo e si è aggiudicato quattro punti consecutivi, incamerando il primo combattuto parziale. Tiafoe ha giocato alla grande sino a metà tie break, poi, una volta che i suoi sforzi sono stati vanificati da un Sinner glaciale nei momenti topici, è inevitabilmente calato e sono emerse tutte le differenze fra i due giocatori. Nel secondo set Sinner ha ottenuto subito il break, doppiato sul 3-1, ed è volato sino a 5-1. Qui l’americano ha avuto un moto d’orgoglio annullando tre match point sul suo servizio, ma nulla ha potuto nel game successivo che il nostro campione ha portato a casa senza difficoltà, suggellando una settimana difficile e per questo ancora più straordinaria. Sinner ormai ci ha abituati alle vittorie, ha intascato un altro torneo 1000 (ricordiamo che da quando esistono solo Fognini a Montecarlo era riuscito a vincerne uno) e ora si appresta a tentare la scalata agli US Open. L’impressione è che molto, oltre che dai suoi principali avversari, dipenderà dal suo stato di salute e dalla sua condizione fisica. Incrociamo le dita e intanto godiamoci questo meritato trionfo.