Alain Delon, icona del cinema francese, aveva espresso un desiderio particolare riguardo al suo cane Loubo, un pastore belga Malinois a cui era profondamente legato. In un’intervista del 2018 al Paris Match, l’attore aveva dichiarato: “Se morirò io prima di lui, chiederò al veterinario di lasciarci andare insieme”. Delon desiderava che il suo amato cane lo seguisse nella morte, ricevendo un’iniezione letale per poter riposare accanto a lui.
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Il rifiuto della famiglia
Il legame tra Delon e Loubo era così intenso che l’attore non voleva che l’animale soffrisse per la sua assenza. “Quello che so è che non lo lascerò da solo. Se dovesse morire prima di me, cosa che spero, non ne prenderò più altri”, aveva detto Delon, sottolineando il suo affetto per Loubo. “Preferisco così piuttosto che sapere che morirà sulla mia tomba con tanta sofferenza”.
Le dichiarazioni di Delon avevano suscitato un’ondata di critiche già all’epoca, e dopo la sua recente scomparsa, la questione è tornata alla ribalta. Gli animalisti hanno manifestato con forza contro l’idea di sopprimere Loubo, proponendo invece di trovargli una nuova casa. La pressione pubblica e l’indignazione hanno spinto la famiglia di Delon a prendere una decisione diversa rispetto alle volontà dell’attore.
L’intervento di Brigitte Bardot
La famiglia ha deciso di non seguire il desiderio di Delon. La Fondazione Brigitte Bardot, su X, ha rassicurato i sostenitori di Loubo: “Non preoccupatevi per Loubo. Molti di voi ci hanno inviato messaggi riguardanti il suo destino. La famiglia di Alain Delon si prenderà cura di lui. Loubo ovviamente non sarà soppresso”.
Questa decisione ha procurato un deciso sospiro di sollievo tra chi aveva a cuore il destino del cane. Loubo, ora, potrà continuare la sua vita, circondato dall’affetto della famiglia Delon.