Una lettera anonima è stata trovata in via Castegnate, a Terno d’Isola, luogo in cui Sharon Verzeni è stata brutalmente uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio. Il messaggio, scritto a mano con penna blu, sembra rivolto a coloro che potrebbero avere informazioni sull’omicidio, esortandoli a parlare.
Il foglio inizia con una frase che richiama le parole del sacerdote durante l’omelia funebre: “Caino ha colpito ancora”. L’autore o l’autrice del messaggio prosegue con una dura riflessione: “Caino è chiunque non parli, è chiunque non dica la verità! Caino è chi sa ma rimane in silenzio, nell’ombra e fa finta di niente (…) Nessuno può riportarcela indietro ma qualcuno può dare una spiegazione a tutto ciò. Non siate complici di questa brutalità”. L’appello si conclude con un pensiero toccante: “Sharon è figlia di tutti. È una parte della nostra vita. Chi sa non volga le spalle”.
Intanto, l’attività investigativa non si ferma. I carabinieri di Bergamo hanno recentemente ascoltato gli zii materni di Sharon Verzeni come persone informate sui fatti. Prima di loro, era stata interrogata Maria Rosa Sabadini, madre di Sergio Ruocco, fidanzato della giovane vittima. L’indagine, coordinata dal pm di Bergamo Matteo Marchesi, continua ad essere complessa e ricca di ostacoli.
Secondo le prime indiscrezioni dell’autopsia, riportate da alcune testate tra cui Bergamonews, emergerebbe che l’assassino ha agito con rapidità e determinazione, utilizzando presumibilmente un coltello da cucina. Le indagini mirano ora a trovare spunti che possano far luce su un crimine che ha sconvolto l’intera comunità.