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Bimbo di 6 anni penzola dal balcone di una palazzina: 29enne rischia la vita per salvarlo

Pubblicato: 22/08/2024 18:31

Un gesto di straordinario coraggio ha avuto luogo ieri ad Alicante, nel sud della Spagna, quando Felipe David, un pittore brasiliano di 29 anni, ha rischiato la propria vita per salvare un bambino di sei anni che stava per cadere dal balcone di una palazzina. La storia, riportata dal Guardian, ha commosso la comunità locale e oltre.

Felipe si stava preparando a concludere la sua giornata di lavoro quando è stato attirato dalle grida provenienti dalla strada. Affacciatosi alla finestra, ha visto una scena che lo ha lasciato senza fiato: un bambino penzolava dalla ringhiera del balcone a pochi metri da lui, con metà del corpo già fuori. “L’ho visto, aveva la metà del corpo fuori dal balcone”, ha raccontato Felipe ai giornalisti, descrivendo il momento in cui ha capito che il bambino era paralizzato dalla paura. Intanto, una folla terrorizzata si era radunata sotto, gridando per il timore di una tragedia imminente.

Un video girato da un testimone mostra Felipe che, senza esitazione, oltrepassa la ringhiera del proprio balcone e avanza lungo una stretta sporgenza per raggiungere il bambino. “L’ho fatto senza pensarci”, ha detto Felipe. Alcuni dei presenti hanno chiamato la polizia e i vigili del fuoco, mentre altri residenti hanno posizionato dei cuscini sotto il balcone, sperando di attutire l’eventuale caduta.

Mentre avanzava lentamente verso il bambino, Felipe ha cercato di non spaventarlo ulteriormente. Quando finalmente è arrivato abbastanza vicino, lo ha afferrato per la maglia e lo ha riportato al sicuro, oltre la ringhiera, salvandogli la vita. “Sono davvero felice che il bambino sia al sicuro“, ha dichiarato Felipe, che ha poi ricevuto i ringraziamenti dei genitori, ancora scioccati per l’accaduto. I genitori hanno spiegato che si erano appisolati, e in quel breve lasso di tempo il figlio era riuscito ad aprire la finestra e a uscire sul balcone.

Felipe, che vive in Spagna da nove anni, ha raccontato al sito di notizie locali Información.es: “Certo, ho subito razzismo in diverse occasioni da quando sono arrivato, ma non si può fare troppo caso a queste cose. Quello che ho fatto lo rifarei altre 50 volte se dovessi. Sono genitore anch’io, quindi tutto quello a cui riuscivo a pensare era che non volevo che succedesse niente di male al bambino”.

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