Quello che si è verificato sulle sponde del Lago di Monterosi non è un caso isolato, ma un episodio che si era già verificato a fine Luglio, quando un uomo di 38 anni aveva perso la vita sprofondando nelle sabbie mobili sulle sponde di un altro specchio d’acqua dolce, il lago artificiale di Giacopane. Se la tragedia non si è ripetuta è stato quasi per miracolo, visto che il giovane turista che si trovava a Monterosi, in provincia di Viterbo, era già sprofondato sino al petto in uno strato di sabbia argillosa che gli impediva qualsiasi movimento, prima che alcuni passanti si accorgessero di lui. Ed è stato solo grazie all’intervento di persone che si trovavano causalmente in quel luogo che oggi il giovane turista può raccontare la sua disavventura. I soccorritori sono infatti riusciti a trascinarlo fuori da quella trappola di fango poco prima che la situazione diventasse drammatica. Il ripetersi di questi episodi deve servire da monito per chiunque si rechi sulle sponde di laghi e corsi d’acqua a passeggiare. Occorre fare molta attenzione, soprattutto in certe zone, perché il fenomeno delle sabbie mobili si sta intensificando. E sarebbe da attribuire all’abbassamento del livello dell’acqua dovuto alla siccità e alle alte temperature.
Il Comune di Monterosi, dopo lo scampato pericolo, ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza intorno al lago. L’accesso alla zona è stato temporaneamente sospeso. Il Sindaco del Comune coinvolto ha tenuto comunque a precisare che avvicinarsi troppo al lago è vietato, e che il pericolo è segnalato da tempo grazie ad appositi cartelli. “E’ un sito tutelato al 100%, c’è divieto di balneazione, di avvicinamento e di qualsiasi attività“, ha spiegato Sandro Giglietti, Primo Cittadino di Monterosi. “Per evitare rischi, basta restare dietro il canneto e non avvicinarsi all’acqua, visto che è anche vietato per motivi di tutela ambientale. Il lago di Monterosi è un tesoro naturalistico che negli ultimi anni è stato recuperato e reso nuovamente fruibile alla cittadinanza”.