La recente tragedia del veliero Bayesianha iniziato a rivelare i suoi drammatici dettagli. Con il recupero dei primi corpi e l’avvio degli interrogatori da parte della Procura, emergono i contorni di una vicenda che potrebbe avere risvolti ben oltre il semplice naufragio. Alcuni riguardano Mike Lynch, un imprenditore britannico la cui carriera è stata segnata da profonde connessioni con il mondo dell’intelligence e della sicurezza informatica.
Mike Lynch non era un semplice uomo d’affari. Laureato a Cambridge, ha costruito la sua carriera applicando le sue competenze informatiche alle attività di intelligence. È stato un pioniere nel campo del riconoscimento biometrico e della sorveglianza digitale. Nel 1996 ha sviluppato un software per il riconoscimento delle impronte digitali, successivamente adattato per individuare persone attraverso tracce vocali e analisi di testi. Dopo l’11 settembre 2001, le sue tecnologie sono state utilizzate nella caccia ai terroristi di Al Qaeda, segnando un punto di svolta nella sua carriera e nella crescita della sua azienda, Autonomy.
La sua seconda creatura, Darktrace, fondata dopo la cessione di Autonomy a Hewlett Packard, ha ulteriormente consolidato il suo legame con il mondo della sicurezza. Con figure di spicco provenienti da agenzie come MI5, CGHQ e NSA, Darktrace è diventata un leader nella protezione delle reti informatiche e nella profilazione attraverso l’intelligenza artificiale. Il suo lavoro si è intensificato dopo l’invasione dell’Ucraina, con le minacce cibernetiche provenienti dalla Russia. Darktrace avrebbe persino fornito supporto agli agenti israeliani nella preparazione delle offensive contro Hamas.
La morte di Lynch avviene in un contesto ancora più inquietante, con la recente scomparsa del suo socio Stephen Chamberlain, ucciso in un incidente stradale in Inghilterra. Anche Christopher Morvillo, l’avvocato di Lynch, rimasto intrappolato nello scafo del megayacht, aveva un passato legato alle indagini sull’attacco dell’11 settembre e la rete di Osama Bin Laden.
Ciò che sorprende è l’apparente assenza di misure di sicurezza attorno a un uomo così influente, senza guardie del corpo a bordo del Bayesian. Questo, insieme al rigoroso isolamento dei sopravvissuti, solleva interrogativi sulla natura dei segreti che Lynch potrebbe aver portato con sé. Il recupero del suo smartphone e del suo computer personale potrebbe scatenare un interesse di livello internazionale, anche se è probabile che siano protetti da sistemi di sicurezza impenetrabili.
Il naufragio del Bayesian non è solo una tragedia umana, ma un evento che potrebbe portare alla luce segreti di Stato che molti avrebbero preferito rimanessero sepolti sul fondo del mare.