Raffaele Varano, 29 anni, è morto ieri a seguito delle gravi lesioni riportate in un drammatico incidente stradale lungo la Statale 106 Ionica, nel territorio di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio. Il giovane, originario di Isca sullo Ionio, stava guidando una moto su cui viaggiava anche la sua fidanzata ventiduenne, quando il mezzo si è scontrato frontalmente con un’automobile.
L’incidente si è verificato in un tratto particolarmente pericoloso della strada, caratterizzato da scarsa visibilità a causa della folta vegetazione circostante. Varano è stato immediatamente soccorso e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Soverato, dove è però deceduto poco dopo il suo arrivo. La ragazza, che viaggiava con lui, è stata trasferita d’urgenza in elisoccorso all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e si trova attualmente ricoverata con prognosi riservata.
I rilievi dell’incidente sono stati effettuati dai carabinieri della Compagnia di Soverato, che stanno ricostruendo la dinamica dell’accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, l’auto coinvolta nell’incidente si sarebbe immessa sulla Statale 106 da una strada secondaria, ma la visibilità ridotta avrebbe giocato un ruolo determinante nella tragedia.
In seguito all’ennesima vittima sulla Statale 106, il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha annunciato che si costituirà parte civile nel processo penale che sarà avviato per la morte di Varano. In una nota ufficiale, l’organizzazione ha sottolineato come la scarsa visibilità lungo quel tratto di strada sia un problema noto da tempo, denunciato più volte dai cittadini e rimasto irrisolto.
La tragica morte di Raffaele Varano è avvenuta lo stesso giorno in cui, a Melito di Porto Salvo, si celebravano i funerali di Domenico Orlando, un altro giovane deceduto in un incidente sulla Statale 106 il 15 agosto scorso. L’organizzazione di volontariato ha espresso la sua indignazione per la gestione della strada, definita “comatosa”, e ha richiesto interventi urgenti per la messa in sicurezza del tratto, nonché la rimozione dei dirigenti Anas Spa in Calabria per quella che definiscono “manifesta e conclamata incapacità”.
L’associazione ha inoltre evidenziato come il 2024 abbia già visto un numero tragico di vittime sulla Statale 106: 23 persone hanno perso la vita, di cui 9 erano giovani con meno di 30 anni. Questo triste bilancio rende ancora più urgente l’adozione di misure straordinarie per prevenire ulteriori tragedie su quella che è tristemente nota come la “strada della morte”.