Sardegna, l’Argentario, un traghetto. Silenzi e depistaggi. “Dov’è finita Giorgia Meloni?”. A chiederselo è Tommaso Ciriaco su Repubblica, dopo che il Presidente del Consiglio ha lasciato la masseria Beneficio dove si trovava per trascorrere qualche giorno di vacanza in direzione ignota. Sicuramente Meloni non è più in Val d’Itria, il servizio d’ordine formato da Digos, finanzieri, carabinieri e dalla scorta presidenziale è stato smantellato. Per cui si sa con certezza che la leader di FdI è partita ma, per 36 ore, sulla sua destinazione cala uno strano silenzio. “Ne parla la politica”, incalza Ciriaco, “si interrogano i ministri, anche i più vicini a Giorgia. L’ufficio stampa, sollecitato, non risponde o non fornisce dettagli. Meloni è scomparsa dai radar. Come volatilizzata”. Il giornalista fa notare alcuni particolari strani: le auto hanno lasciato la masseria pugliese a un’ora insolita (oltre la mezzanotte), non era presente alcun cronista, a quell’ora la Premier non può aver preso un aereo di linea, non risultano voli di Stato dagli aeroporti di Bari, Brindisi e Grottaglie.
Tutto questo, sottolinea l’articolista, non è molto normale. E su dove sia Giorgia Meloni sono iniziate le inevitabili speculazioni. Perché tanta segretezza? Perché tanti “piccoli, incomprensibili depistaggi”? A questa domanda non c’è una risposta certa. Ciriaco suggerisce quattro diverse ipotesi. La prima, è che Giorgia abbia raggiunto la sorella Arianna in Sardegna. “Sui social però non appare nessuna foto”, considera il giornalista. “Possibile che nessuno le abbia incrociate? Né arrivano indicazioni chiare da fonti della sicurezza sull’isola”. La seconda possibilità è che Meloni si trovi all’Argentario, dove l’anno scorso aveva trascorso qualche giorno in barca. Ma anche se nessuno può escludere che la Premier si trovi in unna struttura privata, o in barca, non vi sono conferme di sorta. “Terzo scenario”, scrive Repubblica, “la premier è andata in costiera amalfitana. Lo avrebbe promesso a dirigenti locali di FdI. Ma anche in questo caso, non risulta agli apparati di sicurezza regionali, né ad altre fonti”.
Infine, Ciriaco ipotizza che la leadar di FdI possa avere deciso di andare in Albania, dove si era recata nel 2023, oppure verso la Grecia. Ma qui iniziano i depistaggi e le domande senza risposta. “Fonti ufficiose assicurano che Meloni nella giornata di ieri avrebbe fatto tappa a Roma“, ci informa Ciriaco. “Questo presupporrebbe che abbia viaggiato in auto nella notte per la Capitale. E che da lì si possa muovere per raggiungere qualche altra località di vacanza”. Insomma, le ipotesi sono diverse ma di certezze non ve ne sono. “Non è usuale che si perdano le tracce di un Presidente del Consiglio”, fa notare il giornalista. “Senza scomodare altre democrazie e altre presidenze, basta fare riferimento agli esempi italiani del passato. Di norma veniva indicato quantomeno il Paese in cui si trovava il Premier – se in Italia o altrove – e comunque il luogo di villeggiatura. Accadde una volta che Berlusconi scomparisse per 24 ore dai radar, con grande allarme dei palazzi della politica e della stampa, che infine lo individuò l’indomani in Umbria, in un centro Messegue”. Secondo Ciriaco, la verità verrà fuori molto presto, in un modo o nell’altro. Però “resta la riflessione di fondo: è ortodosso, in una democrazia, che il Presidente del Consiglio scompaia dai radar per 36 ore, lasciando completamente al buio l’opinione pubblica?”.