Proprio mentre si parla con insistenza del probabile ritiro di Robert Kennedy jr, che lascerebbe la corsa alla Casa Bianca per schierarsi al fianco di Trump, il Candidato Repubblicano ha alzato il tiro contro l’obbligo vaccinale e contro i licenziamenti provocati dall’assenza di Green Pass nelle Forze Armate. E lo ha fatto in modo molto diretto in un comizio elettorale tenuto ieri sul palco di Asheboro, in Carolina del Nord. The Donald ha affermato che, nel caso dovesse vincere le elezioni del 5 Novembre, il suo governo “riassumerà gli 8.000 militari licenziati a causa del Green Pass”. Non solo: “I militari”, ha detto, “saranno riassunti con scuse e stipendi arretrati. Non volevamo un obbligo vaccinale, l’obbligo non puoi imporlo”. Trump ha anche detto di sperare che i militari licenziati nel frattempo abbiano trovato ottimi impieghi, ma spera anche che “vogliano tornare a far parte delle Forze Armate per servire il loro Paese”.
Secondo quanto riporta il quotidiano Washington Examiner, diversi gruppi e associazioni hanno fatto causa all’amministrazione di Joe Biden e Kamala Harris per l’obbligo imposto durante la pandemia di Covid-19. E solo 48 fra gli 8.000 militari licenziati perché privi di Green Pass sarebbero rientrati nell’esercito in seguito all’abrogazione dell’obbligo, che garantiva loro la possibilità di tornare ma senza la corresponsione di stipendi arretrati. Trump ha anche accusato il duo Biden-Harris di avere causato “una grave crisi di reclutamento e mantenimento dell’esercito americano. Dopo l’insediamento inizierò la più grande campagna di reclutamento in tempo di pace nella storia delle Forze Armate. Dobbiamo riempire le nostre Forze Armate di persone fantastiche. Il senso di spirito, di orgoglio e prestigio tornerà presto a ruggire e raggiungerà livelli mai visti prima”, ha sottolineato il tycoon. Che del reintegro dei militari espulsi a causa del mancato rispetto degli obblighi pandemici sta facendo una personale “battaglia di libertà”.