Vai al contenuto

“La mia stella”: parla la famiglia di Mike e Hannah Lynch, morti nel naufragio del Bayesian

Pubblicato: 24/08/2024 09:54
Screenshot

I familiari di Mike Lynch, noto imprenditore britannico, e della figlia diciottenne Hannah, sono profondamente scossi e increduli dopo il tragico naufragio del Bayesian, una barca a vela affondata recentemente nelle acque di Porticello, nei pressi di Palermo, a causa del maltempo. “È un dolore indescrivibile”, si legge nel primo comunicato ufficiale diffuso dalla famiglia Lynch subito dopo la tragedia. Nella nota, la famiglia esprime vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti dall’accaduto e ringrazia sentitamente la guardia costiera italiana, i servizi di emergenza e tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di soccorso.
Leggi anche: Bayesian, recuperato quinto corpo, potrebbe essere Mike Lynch. Di chi è la colpa

Il corpo di Hannah è stato recuperato solo ieri, mentre quello del padre era stato individuato il giorno precedente insieme a quelli di altri quattro dispersi, tra cui spiccavano i nomi di Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley, e la sua consorte, così come l’avvocato Chris Morvillo e sua moglie. Tra i 15 sopravvissuti al naufragio, c’è anche Angela Bacares, moglie di Lynch.

Le parole della sorella di Hanna Lynch

La sorella di Hannah, Esme, ha ricordato la giovane con affetto: “Era infinitamente premurosa, involontariamente esilarante, la sorella più straordinaria e la mia migliore amica. È il mio piccolo angelo, la mia stella”. Anche Gracie Lea, compagna di scuola di Hannah, ha voluto esprimere il suo dolore: “Era una persona facile da amare: sincera, dedita, ferocemente intelligente e genuinamente gentile. La ricorderò sempre sorridente”. Un portavoce della scuola Latymer Upper di Londra, dove Hannah studiava, ha aggiunto: “Siamo tutti incredibilmente scioccati dalla notizia. I nostri pensieri sono con la loro famiglia e tutti i soggetti coinvolti”.

Nel frattempo, le indagini per chiarire le circostanze del naufragio proseguono. La Procura di Termini Imerese ha avviato un’indagine per naufragio colposo, anche se al momento non ci sono indagati. Le autorità hanno ascoltato il capitano della nave, James Cutfield, di origine neozelandese, insieme agli otto membri dell’equipaggio e ai passeggeri sopravvissuti, nel tentativo di fare luce su quanto accaduto a bordo del veliero la tragica domenica scorsa.

Continua a leggere su TheSocialPost.it