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Omicidio Sharon Verzeni, Ruocco in caserma di sabato mattina: cosa significa?

Pubblicato: 24/08/2024 12:03

Bottanuco (Bergamo) – Un’altra giornata intensa per Sergio Ruocco, compagno di Sharon Verzeni, uccisa nella villetta di Terno d’Isola. Nonostante il ritmo frenetico delle indagini e le continue convocazioni dai carabinieri, Ruocco appare determinato: “Non sono mai stanco”, afferma ai cronisti in attesa davanti alla casa dei suoceri, dove risiede dal giorno del tragico omicidio.

La giornata di Ruocco: di nuovo in caserma sabato 24 agosto

Sergio Ruocco è stato nuovamente convocato dai carabinieri al comando provinciale di Bergamo. Questa mattina (sabato 24 agosto) è stato chiamato con urgenza in relazione all’omicidio di Sharon Verzeni, la donna di 33 anni uccisa per strada a Terno d’Isola la notte del 30 luglio. La convocazione potrebbe essere legata al completamento di alcune formalità ancora in sospeso. L’omicidio rimane un caso misterioso, senza indagati, e Ruocco, il compagno della vittima, non è considerato un sospettato, come ripetono gli investigatori. L’uomo, un idraulico di 37 anni residente a Seriate, è arrivato a Bergamo intorno alle 10:30 e ha lasciato la caserma alle 10:42. Non sono previsti ulteriori sopralluoghi nella casa di Terno d’Isola, dove nei giorni scorsi erano stati prelevati computer e telefoni per ulteriori accertamenti tecnici.

Il 37enne idraulico è stato precedentemente convocato dai carabinieri la mattina presto per un secondo sopralluogo nella casa dove conviveva con Sharon Verzeni. Questo nuovo blitz, il secondo in 24 ore, ha portato gli investigatori a perquisire la villetta alla ricerca di ulteriori elementi utili alle indagini. «Siamo andati a casa per prelevare altre cose», spiega Ruocco, chiarendo che non si tratta del pc della vittima, ma di «altri dispositivi, cellulari, computer… Io ne avevo più di uno».

Il sopralluogo nella villetta è stato breve, durato circa quindici minuti, proprio come il precedente. L’attenzione dei vicini e dei media è stata alta, con fotografi e telecamere che hanno documentato ogni movimento di Ruocco e degli investigatori. La tensione cresce quando Ruocco, vestito con la tuta bianca della Scientifica, attraversa il cancello chiudendolo con forza per evitare intrusioni.

Indagini in corso: ogni pista resta aperta

Ruocco non è attualmente indagato, ma la sua presenza costante nelle fasi cruciali delle indagini non passa inosservata. Gli investigatori continuano a concentrarsi su di lui, l’ultima persona ad aver visto Sharon Verzeni viva. La sera del 29 luglio, Sharon era uscita di casa per una passeggiata dopo mezzanotte, mentre Ruocco era rimasto nell’abitazione, come confermato dalle telecamere della zona che non lo riprendono all’esterno. Tuttavia, gli inquirenti sono alla ricerca di prove inconfutabili sul suo alibi e non escludono la possibilità che egli possa aver lasciato la casa senza essere ripreso.

Per completare il quadro, le forze dell’ordine stanno esplorando anche altre piste, inclusa quella di un sentiero tra i campi che dalla villetta conduce al paese. «Ogni pista è aperta», dichiarano gli investigatori coordinati dal pm Emanuele Marchisio, mentre continuano a sentire conoscenti, residenti e anche esponenti di Scientology, nell’ambito di un’indagine che si estende a 360 gradi.

Nel frattempo, la famiglia di Sharon Verzeni, attraverso l’avvocato Luigi Scudieri, ha espresso la propria determinazione a trovare il responsabile del “barbaro assassinio“. In un comunicato, l’avvocato ha ringraziato gli inquirenti per il loro impegno: «La famiglia di Sharon non risparmierà le proprie energie sino a quando non sarà individuato l’autore del barbaro assassinio. Ringrazia gli inquirenti per gli sforzi messi in campo per giungere il prima possibile alla verità».

Le indagini continuano, e l’intera comunità di Terno d’Isola resta con il fiato sospeso in attesa di nuove rivelazioni su un caso che ha sconvolto il piccolo centro bergamasco.

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Ultimo Aggiornamento: 24/08/2024 16:07