Maccagno con Pino e Veddasca (Varese) – Giuseppina Bardelli, 88 anni, è stata ritrovata viva dopo quattro giorni trascorsi nei boschi. Una storia di sopravvivenza e coraggio che ha tenuto in ansia tutta la comunità e che si è conclusa domenica mattina con un ritrovamento miracoloso.
Leggi anche: Parla Giuseppina, l’89enne sopravvissuta 4 giorni nel bosco: “Ecco come mi sono salvata”
Giuseppina, residente a Malnate, era uscita mercoledì scorso per una battuta di caccia ai funghi insieme al figlio Sergio. I due si sono separati per pochi minuti, ma durante quella breve pausa l’anziana ha avuto un capogiro. “Si è rialzata subito dopo, ma forse ha perso l’orientamento e ha lasciato il sentiero che conosceva da oltre 40 anni”, spiega Roberto, l’altro figlio. Pochi istanti dopo, un altro capogiro l’ha fatta scivolare in una scarpata coperta di felci alte fino a un metro e mezzo.
Quattro giorni di ricerche intense
Mentre le squadre di soccorso – composte da vigili del fuoco, volontari della protezione civile, elicotteri e droni – cercavano incessantemente Giuseppina, lei è riuscita a sopravvivere bevendo acqua piovana dalle pozzanghere e proteggendosi con la vegetazione. “Di notte si spostava sotto gli alberi e tagliava la vegetazione per coprirsi”, racconta Roberto.
In questi giorni di attesa e incertezza, Giuseppina non si è lasciata abbattere, nemmeno dagli incontri con gli animali selvatici. “Una volpe le si è avvicinata più volte, diventando quasi un’amica. Mia mamma le parlava: ‘Non farmi niente, io sono brava, serena’”, aggiunge il figlio.
La svolta domenica mattina
Domenica mattina, poco prima delle 11, da una scarpata in località Monterecchio è emersa una voce. Era quella di Giuseppina. A trovarla è stato Matteo, un giovane soccorritore, che ha subito provveduto a metterle un collare per immobilizzare il collo, temendo un possibile trauma cranico. L’anziana, con la sua solita ironia, gli ha risposto: “Così mi uccidi tu”.
Giuseppina è stata poi trasportata in ospedale, dove si trova tuttora ricoverata. “Sta abbastanza bene, anche se ha alcune costole rotte e una le ha perforato leggermente un polmone. Avrà bisogno di qualche giorno di degenza”, riferisce Roberto. Nonostante le ferite, la famiglia è ottimista: “Non mollerà. Tornerà su quei monti che tanto ama”.
Un miracolo di sopravvivenza
La storia di Giuseppina Bardelli è quella di una donna forte, abituata alla montagna e dotata di un’incredibile forza di volontà. Una sopravvissuta che ha saputo affrontare con coraggio giorni di solitudine e pericolo. “È un miracolo e basta. Abbiamo pianto a dirotto”, conclude Roberto. La comunità di Maccagno con Pino e Veddasca e tutta la provincia di Varese tirano un sospiro di sollievo: Giuseppina è salva.