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“Kursk, seri rischi di un incidente nucleare”. Grossi (Aiea) conferma gli attacchi all’impianto atomico

Pubblicato: 27/08/2024 17:04

Sembrava il solito rimbalzo di accuse fra Ucraina e Russia, quello sulla pericolosità degli attacchi vicini a impianti nucleari da parte di entrambi gli attori della guerra in corso. Invece, perlomeno per quanto riguarda le segnalazioni provenienti da Mosca, il pericolo segnalato era reale. E lo è ancora. E’ quello che afferma il Direttore Generale dell’Aiea (l’Agenzia che monitora gli impianti nucleari), Rafael Grossi, dopo aver visitato personalmente l’impianto di Kursk. Grossi è una fonte sicura e super partes, e il suo allarme va preso molto sul serio. “Esiste il serio pericolo di un incidente nucleare“, ha confermato dopo l’ispezione alla Centrale. “Ho visto tracce di attacchi di droni sul territorio dell’impianto”. Il direttore dell’Aiea ha quindi ribadito il suo appello a Mosca e a Kiev, chiedendo che il sito non costituisca un obiettivo di azioni di guerra. Altrimenti si rischia davvero una catastrofe.

Rafael Grossi, Direttore dell’Aiea

Per il fisico Dimitri Gorchacov, la centrale di Kursk, costruita dall’ex Unione Sovietica nel lontano 1971, registra attualmente due unità in funzione. Ed è più vulnerabile di quella di Zaporizhzhia perché non dotata di strutture di contenimento in cemento sopra il reattore. “Sarebbe sufficiente un razzo o un colpo di artiglieria per causare danni gravi”, ha spiegato Gorchacov. Inoltre, secondo il fisico un altro fattore di instabilità è dato dai reattori Rbmk, che funzionano ad acqua bollente e a circuito chiuso. Quindi, anche se il reattore non venisse attaccato direttamente, le radiazioni all’esterno potrebbero essere rilasciate anche a causa della depressurizzazione o dal danneggiamento della sala macchine. Per questi motivi Grossi ha voluto visitare personalmente il sito, che attualmente continua a funzionare ma che è stato posto dalle autorità di Mosca in stato di massima allerta terroristica.

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