Un’altra giornata di maltempo si è abbattuta su Torino e il Piemonte, con temporali che hanno colpito duramente diverse aree della città e della regione. Le previsioni dell’Arpa Piemonte non hanno sbagliato: l’allerta gialla diramata ieri ha trovato riscontro nella realtà dei fatti. La pioggia, iniziata nelle prime ore della mattina di martedì 27 agosto, ha portato con sé tuoni, fulmini e un cielo cupo che ha avvolto il capoluogo piemontese.
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Torino sotto assedio
Le zone di Torino Nord, in particolare i quartieri di Barca, Bertolla e Barriera di Milano, hanno fatto i conti con i temporali più intensi. La grandine ha già mostrato la sua potenza, anche se fortunatamente non sono stati segnalati danni gravi come quelli del 2 agosto. Anche il sud della città, tra Borgo Filadelfia e le altre zone limitrofe, ha subito abbondanti precipitazioni. Le strade si sono rapidamente allagate, ma la situazione è sotto controllo, grazie all’intervento tempestivo delle squadre di emergenza.
Agosto da dimenticare per il Piemonte
Agosto si conferma un mese difficile per il Piemonte. Il maltempo ha già fatto sentire la sua presenza in tre occasioni, lasciando dietro di sé una scia di danni e disagi. Il primo episodio, avvenuto il 2 agosto, ha scaricato quasi 80 millimetri di pioggia in poche ore, accompagnati da una grandine che ha devastato alberi, tetti e veicoli. Solo cinque giorni dopo, il 7 agosto, nuovi temporali hanno messo in ginocchio la città: automobilisti costretti a fermarsi sotto i portici, tram bloccati dai fulmini e strade allagate. Alla vigilia di Ferragosto, un ulteriore temporale ha peggiorato la situazione, causando nuovi allagamenti e rendendo ancora più precaria la viabilità cittadina.
Nessuna tregua dal maltempo
Il maltempo non sembra voler concedere tregua. Le autorità locali continuano a monitorare attentamente la situazione, pronte a intervenire in caso di nuove emergenze. L’estate 2024 verrà ricordata come una delle più tormentate degli ultimi anni, con un agosto che ha già segnato profondamente il Piemonte. La speranza è che il peggio sia passato, ma la prudenza resta d’obbligo.