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Vimercate, Angelo Vertemara muore schiacciato da una balla di fieno

Pubblicato: 27/08/2024 21:08

Un tragico incidente sul lavoro si è verificato nel pomeriggio di martedì 27 agosto a Velasca, una frazione di Vimercate, vicino a Arcore e Usmate Velate. Angelo Vertemara, un uomo di 67 anni, ha perso la vita dopo essere stato schiacciato da una balla di fieno del peso di circa 800 chilogrammi. L’incidente è avvenuto presso un’azienda agricola situata in via Torquato Tasso, dove Vertemara stava lavorando.
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Le prime ricostruzioni

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo era impegnato nello spostamento di alcune balle di fieno con un rastrello quando una di queste, inaspettatamente, gli è caduta addosso, causandogli lesioni fatali. L’allarme è stato lanciato immediatamente, ma quando i soccorritori – tra cui un’automedica e un’ambulanza – sono giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Vertemara. Sul luogo sono intervenuti anche i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i tecnici dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) per effettuare i necessari rilievi e comprendere la dinamica dell’incidente.

Angelo Vertemara era il titolare dell’azienda agricola che porta il suo nome e aveva preso in affitto il capannone dove è avvenuta la tragedia da una fattoria vicina. L’accaduto ha scosso profondamente la comunità locale e riacceso il dibattito sulla sicurezza sul lavoro, soprattutto in settori come l’agricoltura, dove i rischi sono particolarmente elevati.

Paolo Castiglioni, segretario della Uila, il sindacato degli addetti al settore agricolo, ha espresso il suo sgomento per l’accaduto, sottolineando la gravità della situazione nella provincia di Monza. “Stiamo ancora cercando di capire la dinamica dell’incidente”, ha dichiarato Castiglioni. Tuttavia, ha anche ribadito la necessità urgente di migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro, soprattutto per i lavoratori più anziani. “Non è possibile che a una certa età si sia ancora al lavoro, specie su lavorazioni pericolose,” ha affermato, indicando la necessità di una riforma pensionistica che possa tutelare meglio chi è esposto a rischi elevati. Castiglioni ha anche evidenziato come molti infortuni gravi coinvolgano lavoratori con più di sessant’anni, il che rende imperativo un intervento strutturale per prevenire ulteriori tragedie simili in futuro.

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