Quando l’allarme è stato dato, purtroppo, era già troppo tardi. Un uomo di 71 anni è stato trovato senza vita martedì mattina alla stazione Centrale di Milano. La segnalazione è arrivata alle 8:40, quando alcuni operai impegnati nei lavori vicino ai binari hanno notato il corpo dell’anziano. Accanto al corpo, gli agenti delle volanti hanno rinvenuto un giaciglio di fortuna e un portafogli contenente i documenti della vittima, che hanno permesso di identificarlo.
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La tragedia in pieno giorno
L’uomo, secondo quanto confermato da alcuni addetti alla pulizia dei treni, era una presenza abituale in stazione. “Lo vedevamo praticamente tutte le sere”, hanno riferito, indicando che il 71enne trascorreva le sue notti nella stazione, che era ormai diventata la sua casa. Sembra che l’uomo fosse una figura conosciuta da chi lavorava in stazione, ma nonostante ciò, il suo tragico destino si è consumato in solitudine.
Dai primi accertamenti, sembra che l’uomo sia deceduto per cause naturali. Si ipotizza che il decesso sia avvenuto durante la notte precedente al ritrovamento del corpo. Le circostanze della morte e il contesto in cui è stato trovato indicano che potrebbe essere stata una morte silenziosa, avvenuta senza che nessuno se ne accorgesse fino al mattino.
Questo triste episodio mette in luce la realtà di molte persone che, non avendo un luogo dove andare, trovano rifugio in spazi pubblici come la stazione Centrale di Milano, diventando parte dell’arredamento urbano e spesso invisibili agli occhi di molti. L’uomo, che da anni aveva fatto della stazione la sua dimora, è stato scoperto solo grazie all’attenzione degli operai al lavoro.
La vicenda si conclude con l’intervento delle autorità, che hanno preso in carico la situazione per chiarire definitivamente le cause del decesso. Tuttavia, resta il dramma di una vita spezzata nell’anonimato, in un luogo che per molti è solo un punto di passaggio, ma che per lui era diventato un rifugio, fino all’ultimo respiro.