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Papa Francesco: “Respingere i migranti è peccato grave. La maggior parte dei morti si poteva salvare”

Pubblicato: 28/08/2024 11:18

“Il Mare Nostrum, luogo di comunicazione fra popoli e civiltà, è diventato un cimitero. E la tragedia è che molti, la maggior parte di questi morti, potevano essere salvati“. Il Papa, durante l’udienza generale, è tornato a parlare di migranti. E lo ha fatto con durezza, ponendo le vite umane in cima ai suo pensieri. “Su una cosa potremmo essere tutti d’accordo”, ha spiegato il Pontefice. “In quei mari e in quei deserti mortali, i migranti oggi non dovrebbero esserci. Ma non è attraverso leggi più restrittive, non è con la militarizzazione delle frontiere, non è con i respingimenti che otterremo questi risultati”. Invece, “c’è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo, quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave“.

Secondo Bergoglio, per riuscire a limitare il fenomeno migratorio occorre “ampliare le vie d’accesso sicure e regolari per i migranti, facilitando il rifugio per chi scappa da guerre, violenze, persecuzioni e da varie calamità. Lo otterremo favorendo in ogni modo una governance globale delle migrazioni basata sulla giustizia, sulla fratellanza e sulla solidarietà. Unendo le forze per combattere la tratta di esseri umani, per fermare i criminali trafficanti che senza pietà sfruttano la miseria altrui”.

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