La crescente preoccupazione per il ragno violino si sta trasformando in una vera e propria psicosi, che secondo i medici è per lo più infondata. Sebbene i morsi di questo ragno possano, in rari casi, richiedere cure mediche, sono generalmente paragonabili alle punture di vespe e calabroni. Inoltre, non ci sono evidenze di un aumento significativo dei casi clinici dovuti al veleno del ragno violino. Nonostante ciò, ogni episodio di morso continua a fare notizia, specialmente a Roma, dove si segnalano sempre più frequentemente malesseri attribuiti a questo aracnide, che è in realtà autoctono e presente da sempre nell’area mediterranea.
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Le segnalazioni si moltiplicano anche sui social, come dimostra la testimonianza di Raffaele: “Il ragno ha colpito anche me. Per fortuna tutto è passato con crema e cortisone, ma ho avuto la febbre alta per due giorni”. Racconta di essere stato morso dopo essersi seduto su una panchina di legno in un parco a Casal Boccone. Poco dopo, a casa, ha notato una grande macchia rossa sulla gamba, inizialmente scambiata per una scottatura solare, ma che si è rivelata essere altro. “La temperatura è salita parecchio e per 48 ore i fastidi alla gamba erano atroci”, ha aggiunto, descrivendo la paura provata.
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Sul sito del Policlinico Gemelli di Roma, una scheda informativa pubblicata già nel 2018 chiarisce i reali pericoli legati al morso del ragno violino. Si sottolinea che questo ragno è presente in Italia da sempre e che non esistono motivi per un allarme eccessivo. Il ragno violino è un animale solitario e schivo, che morde solo se disturbato. I medici del Gemelli spiegano che, in rari casi, il morso può causare una lesione cutanea di tipo emorragico e necrotico, ma nella maggior parte dei casi provoca solo sintomi locali lievi come arrossamento e prurito. Non è necessario allarmarsi e recarsi al pronto soccorso, ma è consigliabile consultare un Centro Antiveleni per una valutazione appropriata.