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Non può chiedere il divorzio, cerca di eliminare la moglie facendola condannare a morte

Pubblicato: 30/08/2024 14:58

Si sa, separazioni e divorzi sono momenti molto difficili nella vita delle coppie che smettono di amarsi, e possono avere strascichi dolorosi e contrasti. Ma quello che è successo a una coppia di Singapore è davvero ai limiti dell’incredibile. I due si erano sposati nel 2021 per poi separarsi un anno più tardi. Ma non potevano chiedere il divorzio, perché le leggi del Paese non lo permettono se non sono passati almeno tre anni dalle nozze. Avendo una nuova compagna, il 37enne Tan Xialong ha quindi deciso di passare all’azione e ha ordito un piano piuttosto drastico. Con la complicità della nuova fidanzata, ha pensato bene di nascondere nell’auto dell’ex moglie mezzo chilo di Cannabis. Può sembrare una cosa da poco, ma non a Singapore, dove vige una delle leggi anti droga più severe del mondo proprio per prevenire il traffico interno e internazionale di stupefacenti. Secondo i calcoli di Tan Xialong, quel quantitativo sarebbe stato sufficiente per portare alla condanna capitale dell’ex moglie per traffico di droga.

Il piano B, se la donna non fosse stata condannata a morte, era quello di sfruttare un’eventuale, pesante condanna al carcere della moglie per chiedere una deroga alla regola dei 3 anni. E ottenere quindi il divorzio, necessario per risposarsi con la sua nuova fiamma. Secondo il Tribunale di Singapore, Tan era ben consapevole delle conseguenze che le sue azioni avrebbero avuto sulla vita dell’ex consorte. Ma non si è fatto alcuno scrupolo. Purtroppo per lui, il suo piano è stato scoperto: un anno fa ha comprato un panetto di Cannabis attraverso un canale Telegram, pesandolo per assicurarsi che superasse i 500 grammi. Ma l’incauto aspirante vedovo non aveva tenuto conto di due cose. Prima di tutto, che l’auto della moglie nella quale si era introdotto di nacosto era dotata di una telecamera che le avvisava dei tentativi di effrazione. La donna, quindi, ha esaminato il filmato, ha visto l’ex marito che si aggirava intorno alla sua macchina e lo ha denunciato per molestie. La Polizia è intervenuta, ha perquisito il veicolo, ha trovato la droga e ha arrestato la proprietaria dell’auto. Ma non trovando alcuna prova che la collegasse a un possibile smercio di stupefacenti, e avendo preso visione del filmato della telecamera di sicurezza, gli agenti hanno indirizzato le loro indagini sul marito.

Quindi prima in carcere e poi davanti al giudice è finito proprio Tan Xianlong. Il suo piano “geniale” gli si è rivoltato contro. Un aspetto comico della vicenda è che in seguito alle indagini, gli inquirenti hanno scoperto che l’uomo si era anche fatto raggirare da chi gli aveva venduto la Cannabis. Ne aveva pagati 500 grammi, ma in realtà solo la metà era veramente sostanza stupefacente: il resto era solo un riempitivo. Una truffa in piena regola di quelle di cui si sente spesso parlare quando si fanno acquisti online. Il 37enne è comparso in Tribunale giovedì scorso ed è stato condannato a 3 anni e 10 mesi di carcere per possesso di sostanze stupefacenti (se lo avessero accusato di traffico, avrebbe rischiato grosso) e per inserimento illegale di prove. Alla fine, paradossalmente, il fatto che la droga fosse solo la metà di 500 grammi gli ha evitato guai peggiori. Uno sconto rispetto ai 5 anni di pena previsti dalla legge di Singapore è stato concesso dal giudice per Tan si è mostrato da subito collaborativo con gli inquirenti e ha ammesso la sua colpa. Una vicenda che strappa più di un sorriso, ma che avrebbe potuto finire tragicamente se si pensa che negli ultimi 5 mesi del 2023, due piccoli trafficanti di droga sono stati condannati a morte e giustiziati dalle autorità di Singapore.

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