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Omicidio Sharon Verzeni, parlano gli inquirenti: “La svolta è vicina”. I testimoni

Pubblicato: 30/08/2024 07:37

La pista del balordo nell’omicidio di Sharon Verzeni a Terno d’Isola guadagna sempre più terreno, almeno secondo la famiglia della vittima e il fidanzato, Sergio Ruocco. «L’avevo detto fin dall’inizio. È giusto controllare anche queste persone come controllano tutti», ha dichiarato Ruocco, sostenendo l’ipotesi che l’assassino possa essere una persona già nota per comportamenti pericolosi.

Il testimone e la sparizione misteriosa

Un nuovo testimone si è fatto avanti nelle ultime ore, aggiungendo dettagli cruciali all’indagine. Si tratta del titolare di un chiosco di alimentari in piazza 7 Martiri, che ha riferito di un gruppo di cittadini stranieri, principalmente marocchini, che frequentavano regolarmente la zona dell’omicidio. Dopo il delitto, questi individui sono scomparsi per un periodo, per poi tornare. Tuttavia, uno di loro, un uomo di circa 35 anni, non è più stato visto da settimane. Questa persona, descritta come alta circa 1.70, di corporatura normale, con barba e capelli corti castani, era nota per il suo carattere aggressivo e per infastidire i passanti, spesso ubriacandosi e rompendo bottiglie.

Mohamed Afifi, il titolare egiziano della pizzeria Mony’s in via Roma, ha aggiunto ulteriori dettagli: «Ho visto quell’uomo attorno alle 23.45 la sera dell’omicidio, ma da allora è sparito. Per aver parlato con i carabinieri ho anche subito minacce», ha dichiarato Afifi.

La reazione delle autorità e le indagini in corso

Nonostante l’alone di mistero e le difficoltà incontrate, la procuratrice Maria Cristina Rota si dice ottimista: «Abbiamo delle ragioni per pensare che arriveremo a una soluzione del caso in tempi non lunghi. Ma in questo momento lasciateci lavorare». Nel frattempo, il pubblico ministero Emanuele Marchisio continua a indagare, cercando di ricostruire gli eventi della sera dell’omicidio, quando nella zona erano presenti almeno tre o quattro persone.

Un pensionato 75enne, interrogato come testimone, è stato indagato per reticenza, ma ha dichiarato di non aver mai omesso alcun dettaglio cruciale: «Aspettavo mia moglie, mia figlia e il bambino. Abbiamo fatto il bagno al bambino. Ho fumato. Dopo mi sono messo a dormire. Ma dopo, solo dopo».

Le ombre su via Castegnate

Via Castegnate e le zone circostanti, già note come luoghi di spaccio, si confermano al centro delle indagini. Una negoziante della piazza ha precisato che è normale vedere gruppi di persone la sera, mentre un’altra cliente ha aggiunto: «Spacciano ancora, anche all’angolo della telecamera, quella che sicuramente ha ripreso la povera Sharon mentre dalla piazza imboccava via Castegnate».

Le indagini proseguono senza sosta, mentre le autorità cercano di fare luce su un omicidio che ha sconvolto la comunità di Terno d’Isola. L’identificazione dell’uomo scomparso potrebbe rivelarsi cruciale per risolvere il caso e portare giustizia a Sharon Verzeni.

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