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Giogiò Cutolo, le parole di mamma Daniela a un anno dalla morte: “Giustizia non è ancora fatta, ma tu hai cambiato le cose”

Pubblicato: 31/08/2024 09:27

Mamma Daniela Di Maggio, e con lei tutta Napoli, ricorda Giovanbattista Cutolo, meglio conosciuto come Giogiò, a un anno dalla sua tragica scomparsa. Il 31 agosto del 2023, la vita del giovane musicista di soli 24 anni si spegneva in una notte di follia e violenza, colpito a morte da un ragazzo di 17 anni, poi condannato in primo grado a vent’anni di carcere. Un omicidio che ha sconvolto la città e l’intero Paese, lasciando un vuoto incolmabile tra i suoi cari e in chi lo conosceva. Piazza Municipio, cuore pulsante di Napoli, si riempie oggi di persone che vogliono rendere omaggio al ricordo di Giogiò, tra lacrime e abbracci, mentre il dolore continua a bruciare forte nei cuori.
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La medaglia al Valor civile

Giogiò Cutolo ha perso la vita perché difendeva un amico dal branco, in centro a Napoli. Per questo è stato insignito dalla medaglia al Valor civile dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarela. Tra i presenti al ricordo del giovane musicista c’era ovviamente Daniela Di Maggio, la mamma di Giogiò, che con il suo dolore ha saputo trasformare la tragedia in una battaglia per il cambiamento. «Questa sera scriverò a Giogiò», dice, con la voce rotta dall’emozione. «Lo farò di getto, rivolgendomi direttamente a lui attraverso uno stato dei servizi di messaggeria da cellulare. Voglio dirgli che intendo ricordarlo con il calore umano che sapeva sprigionare, quella forza immensa che riusciva a donare». Una madre che non si arrende, che trova il modo di continuare a parlare con il suo ragazzo, come se fosse ancora accanto a lei.

Daniela Di Maggio e la testimonianza del figlio Giogiò

Daniela non si è fermata un attimo in questo anno. Ha girato scuole, auditorium, associazioni, portando la storia di Giogiò e il suo messaggio ovunque potesse. Ha parlato ai giovani, ha raccontato il suo dolore su palchi importanti come quello di Sanremo, cercando di trasformare il lutto in speranza. «Come diceva Recalcati, non è importante una vita lunga ma una vita larga. E Giogiò ha avuto una vita larga e ampia», ripete spesso, trovando consolazione nel pensiero che suo figlio abbia vissuto intensamente, nonostante tutto.

Giogiò è diventato un simbolo per molti giovani, più vicino a loro dei grandi nomi come Falcone e Borsellino, perché rappresenta una vita spezzata troppo presto, una storia in cui tanti si possono identificare. «Grazie a mio figlio – continua Daniela – abbiamo potuto registrare cambiamenti nelle leggi. Il decreto Caivano, l’abolizione della messa alla prova per chi si macchia di gravi reati, sono tutte vittorie che portano il suo nome. Il sistema non può essere uguale per tutti: si può riabilitare solo chi ha un’abilità».

“La battaglia per la giustizia non è ancora finita”

La giustizia ha già fatto il suo corso per uno dei responsabili, il 17enne che ha sparato, condannato a venti anni di carcere. Ma quella notte non era solo, e Daniela lo sa. «Dobbiamo mantenere il riserbo – afferma – ma confido che anche per gli altri, a partire da chi ha colpito Giogiò scagliandogli contro una sedia, la giustizia sappia dare risposte altrettanto importanti». La battaglia, per lei, non è ancora finita.

Napoli oggi piange Giogiò, ma lo fa con la consapevolezza che il suo ricordo è diventato una forza, un’energia che continuerà a vivere nelle azioni di chi lo amava. E nella determinazione di una madre che ha trasformato il suo dolore in una lotta per un mondo migliore.

La videolettera di mamma Daniela Di Maggio al figlio Giogiò Cutolo

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