Vai al contenuto

Sharon Verzeni, parla l’avvocato della famiglia: “Non è stato un raptus”

Pubblicato: 31/08/2024 13:15

Luigi Scudieri, l’avvocato della famiglia di Sharon Verzeni, ha espresso forti dubbi riguardo la possibilità che il delitto sia stato frutto di un raptus improvviso da parte del reo confesso, Moussa Sangare. Le dichiarazioni dell’avvocato mettono in discussione la narrazione emersa nelle prime ore dopo l’omicidio.

Secondo Scudieri, l’idea di un “raptus improvviso” o di uno “scatto d’ira” non tiene conto di elementi significativi che suggerirebbero una premeditazione. “Il signor Sangare sarebbe uscito di casa con ben quattro coltelli,” ha sottolineato il legale, “e prima di uccidere Sharon ha avuto tutto il tempo di minacciare anche altre due persone.”

L’avvocato ha poi invitato queste due persone, che sarebbero state minacciate dall’assassino prima dell’omicidio, a farsi avanti e collaborare con le autorità. Questo dettaglio, se confermato, rafforzerebbe l’ipotesi di una preparazione dell’atto, in netto contrasto con l’idea di un’improvvisa perdita di controllo.

Scudieri ha inoltre espresso sorpresa per il fatto che si sia parlato di “verosimile incapacità” da parte di Sangare subito dopo il fermo, senza che fosse stato ancora completato un esame approfondito di tutti gli atti. “Mi ha molto stupito,” ha dichiarato, facendo riferimento alla possibilità che l’omicida possa essere ritenuto incapace di intendere e di volere al momento del crimine, “che si sia parlato di questa ipotesi prima ancora di una valutazione completa delle prove”.

Continua a leggere su TheSocialPost.it