Vai al contenuto

Turismo, boom dei costi, il triplo della media europea. Calano i viaggiatori italiani: 3 su 10 restano a casa

Pubblicato: 31/08/2024 12:22

L’Italia è una meta turistica sempre agognata, un po’ meno degli ultimi anni (calo dello 0,7% dei pernottamenti, ma con dati che riguardavano anche settembre 2023): si attendono ancora 15 milioni di turisti. Ma gli italiani restano a casa: -2,9% di presenze di connazionali registrate nei territori. Un indizio si può ritrovare nell’aumento del 19.5% complessivo di tutti costi. Dato che rappresenta il triplo dei rincari della media europea. I dati sono ripresi da due studi di Assoturismo e di Altroconsumo.
Leggi anche: Stabilimenti balneari sempre più cari: + 4,5% rispetto a giugno 2023

Calano le presenze, aumentano i prezzi

L’estate italiana non è stata delle migliori per il turismo. I numeri parlano chiaro: tra giugno e agosto i pernottamenti sono calati dello 0,7%. Un calo lieve, ma significativo, con 1,4 milioni di presenze in meno rispetto all’anno scorso. Il problema principale? Gli italiani hanno deciso di rinunciare alle vacanze. La domanda interna è scesa del 2,9%, con un crollo nelle località balneari (-4,1%), termali (-5,3%) e dei laghi (-3,7%).

Pesa il calo dei visitatori italiani

Nonostante l’aumento dei turisti stranieri (+1,6%), soprattutto nelle strutture alberghiere (+2,4%), l’effetto non è bastato a compensare il calo dei visitatori italiani. Gli italiani, insomma, hanno preferito restare a casa o tagliare sulle spese, scegliendo vacanze più brevi e sistemazioni più economiche. Questo ha inciso anche sulla durata dei soggiorni, scesa a 3,9 notti rispetto alle 4,0 del 2023, e sulla richiesta di servizi aggiuntivi.

Le località del Nord Ovest hanno registrato una situazione stabile, mentre nel Nord Est si è verificato il peggior calo (-1%). Al Sud e nelle isole, il calo degli italiani è stato parzialmente bilanciato dall’aumento dei turisti stranieri (+4,1%). Settembre potrebbe portare un leggero miglioramento, con l’arrivo previsto di 15 milioni di turisti, ma la ripresa si concentrerà principalmente nelle città d’arte e nelle località rurali, lasciando ancora in difficoltà le mete balneari.

Pacchetti aumentati il triplo della media europea

A luglio 2024, il prezzo al consumo dei pacchetti vacanze nell’Ue è cresciuto del 6,6% rispetto all’anno prima ma l’Italia ha registrato un vero boom con una crescita del 19,5%, seconda solo a quella segnalata in Francia (+22,2%), che però sfruttava la scia delle Olimpiadi.

L’aumento dei prezzi ha sicuramente giocato un ruolo determinante. Le tariffe nel turismo hanno segnato un +7,9% rispetto al 2023. Gli stabilimenti balneari hanno alzato i prezzi del 5,2%, e le vacanze al mare sono costate anche il 10% in più. Non sono stati da meno gli hotel (+17%), i ristoranti (+7%), e i trasporti, con rincari per i viaggi in treno (+10%) e in auto (+20%). Anche un semplice giorno in spiaggia è diventato un lusso: secondo Altroconsumo, una settimana di ombrellone e lettino ha raggiunto i 228 euro.

Con costi così elevati, molti italiani hanno deciso di evitare le vacanze, contribuendo al calo delle presenze e lasciando il settore turistico a fare affidamento sui visitatori stranieri per evitare una stagione ancora più nera.

Continua a leggere su TheSocialPost.it