Si estende l’allerta alimentare per la sospetta contaminazione da salmonella nelle uova, già emersa nei giorni scorsi con un massiccio richiamo che ha coinvolto diversi marchi e supermercati. Il Ministero della Salute ha annunciato oggi un nuovo richiamo, informando che il ritiro precauzionale per rischio microbiologico riguarda ora anche le uova del marchio Amadori.
Secondo l’avviso di richiamo, datato 26 agosto ma pubblicato il 2 settembre sul portale del Ministero dedicato alla sicurezza alimentare, il ritiro interessa nuovamente uova prodotte dalla ditta Cascina Italia, già coinvolta nel precedente richiamo. I lotti di uova Amadori interessati dal ritiro includono Uova fresche Categoria A, provenienti da allevamento a terra e di vario calibro, vendute in confezioni da 6 pezzi, prodotte da Cascina Italia S.p.A. nello stabilimento di Spirano, in provincia di Bergamo.
I lotti specifici interessati sono:
- Lotto 4282789926 con scadenza 12/09/2024;
- Lotto 4736619926 con scadenza 09/09/2024;
- Lotto 4832759926 con scadenza 01/09/2024;
- Lotto 4679409926 con scadenza 07/09/2024;
- Lotto 4501159926 con scadenza 05/09/2024.
Il richiamo è stato disposto dal produttore a titolo precauzionale a causa di una sospetta contaminazione microbiologica. Le uova coinvolte sono state già ritirate dagli scaffali, ma chi avesse acquistato le confezioni appartenenti ai lotti indicati è invitato a non consumare il prodotto e a restituirlo al punto vendita per la sostituzione o il rimborso.
Il comunicato del produttore
In un comunicato ufficiale, Cascina Italia S.p.A. ha dichiarato: “Facendo riferimento al richiamo a scopo cautelativo recentemente adottato per specifici lotti di produzione di uova fresche di categoria A – selezionate e confezionate presso il proprio centro di imballaggio con sede a Spirano, Bergamo – abbiamo messo in atto immediatamente tutte le azioni opportune e necessarie al fine di isolare rapidamente il potenziale rischio, garantendo così che la restante produzione possa continuare a essere distribuita in totale sicurezza.”
L’azienda ha spiegato che il richiamo è stato deciso in seguito a una segnalazione di contaminazione microbiologica ambientale da parte dell’ATS di Brescia, emersa dopo un campionamento negli ambienti di un allevamento fornitore. Il tempestivo intervento di richiamo, condotto in collaborazione con le autorità competenti e le catene di distribuzione, rientra in un piano di procedure rigorose per tutelare la salute e la sicurezza del consumatore. Cascina Italia ha precisato che solo i prodotti appartenenti ai lotti specifici indicati sono soggetti a richiamo.