I conservatori europei di Ecr, il gruppo guidato da Giorgia Meloni, hanno sferrato un durissimo attacco contro il Premier ungherese Orban, alleato di Salvini a Bruxelles. In un editoriale al vetriolo pubblicato sul sito del gruppo, Orban è stato definito “il cavallo di Troia di Putin nella Ue“. Una svolta clamorosa, se si pensa che in passato i rapporti con il Premier ungherese erano buoni e c’era un dialogo aperto per il suo ingresso nel gruppo dei conservatori. Un’affermazione plateale, quella dell’Ecr, condita da un’aggiunta ancora più netta: “Orban vuole infiltrare spie (russe, ndr) nella Ue“. La rottura fra il gruppo dei patrioti fondato dal leader magiaro e l’Ecr è stata causata dalla visione opposta di ciò che sta accadendo in Ucraina. Orban è amico di Putin, dal quale si è anche recato in visita senza avvisare nessuno nel Parlamento europeo. In precedenza Meloni aveva ammesso la differenza di vedute su Kiev e sul conflitto in corso, ma non si era mai arrivati a un vero scontro e i toni erano rimasti pacati. Ieri, invece, è partito l’attacco con l’articolo incriminato, intitolato “L’Ungheria, il cavallo di Troia di Putin nella Ue“.
Il pezzo, firmato da Eugen Olariu, si spinge oltre, e definisce quella di Orban “una strategia infida per minare l’avversario dall’interno“. Dove l’avversario sarebbe proprio l’Unione Europea. Che il premier ungherese vorrebbe “destabilizzare”. Il motivo di un attacco così pesante e diretto sarebbe da ricercare nel fatto che Meloni e i suoi vogliono giocare la loro partita al centro dello schieramento europeo, distinguendosi dai sovranisti. Per cui l’articolo anti Orban servirebbe come messaggio per apparire più credibili e affidabili di fronte all’establishment di Bruxelles. Con un rischio, perlomeno per la Premier italiana. Quello di allargare la crepa nella maggioranza di centrodestra che guida il Governo italiano. Al termine del vertice di Palazzo Chigi sulla finanziaria, i tre leader di FdI, Lega e Forza Italia avevano firmato un patto per rinnovare la loro unione, mostrandosi coesi. Ma un attacco così pesante e diretto a Orban non può lasciare indifferente Matteo Salvini, che del leader magiaro è il principale alleato al Parlamento europeo.