I Carabinieri di Bergamo hanno identificato due minorenni coinvolti indirettamente nell’omicidio di Sharon Verzeni, avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola. I ragazzi, entrambi residenti a Chignolo d’Isola, un comune vicino, sono stati minacciati da Moussa Sangare prima che quest’ultimo compiesse l’omicidio. Sangare, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, aveva incrociato i due giovani nel suo vagare alla ricerca di una vittima “più vulnerabile”.
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Uno dei due ragazzi è già stato interrogato e ha confermato i dettagli emersi dalle indagini e dalla confessione di Sangare. Il giovane ha raccontato che quella sera Sangare si era avvicinato a loro, aveva fatto un commento sulla sua maglietta e poi, prima di allontanarsi, aveva mostrato il coltello con cui poco dopo avrebbe ucciso Sharon Verzeni, che stava passeggiando sola, ascoltando musica con le cuffie. L’altro minorenne verrà sentito dalle autorità nei prossimi giorni.