Un errore inaccettabile ha causato la morte di uomo di 70 anni. A perdere la vita è stato William Bryan, proveniente dall’Alabama: l’errore medico è stato svelato dalla moglie, Beverly Brian, con la quale è stato sposato per 33 anni. La coppia si trovava in una casa in Florida, quando l’uomo ha cominciato ad accusare un forte dolore al fianco, in seguito al quale si è recato in ospedale. I medici hanno individuato il problema e l’operazione avrebbe previsto l’asportazione della milza. L’intervento chirurgico, però, non è andato secondo manuale: i medici non hanno rimosso la milza, bensì il fegato. Un errore risultato fatale per il 70enne che a causa di alcuni effetti collaterali dopo l’operazione, ha perso la vita.
La condanna della moglie
La donna ha chiesto di avviare dei procedimenti civili e penali, contro il medico che ha portato al decesso di suo marito sbagliando l’organo da asportare, il dottor Thomas Shaknovsky. Come sostenuto dallo studio legale che rappresenta la donna, suo marito Willian prima dell’operazione era molto scettico e dubbioso nel sottoporsi all’intervento chirurgico. I medici dell’Ascension Sacred Heart Emerald Coast Hospital nella contea di Walton, in Florida, hanno convinto il 70enne. Secondo lo studio legale, il medico avrebbe provato a giustificarsi con la moglie affermando che la milza del marito aveva raggiunto delle dimensioni enormi, tali da causare uno spostamento. Come riportato dal Daily Mail, la vedova ha espresso tutto il suo dolore: «Mio marito è morto inerme sul tavolo operatorio, l’intervento è stato eseguito dottor Shaknovsky». La donna ha accusato il medico di aver già in passato sbagliato un intervento di questa tipologia: «Non voglio che nessun altro muoia a causa della sua incompetenza in un ospedale che avrebbe dovuto sapere dei suoi precedenti drastici errori».
L’ospedale ha avviato un’indagine
La struttura ospedaliera ha rilasciato una nota a McClatchy News: «Prendiamo molto seriamente accuse come questa e il nostro team dirigenziale sta conducendo un’indagine approfondita. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti alla famiglia».