Continua a crescere il bilancio delle vittime causate dal virus West Nile nella provincia di Modena. Nel suo ultimo aggiornamento, l’Azienda sanitaria locale di Modena (Ausl) ha confermato altri due decessi, portando a quattro il totale delle vittime dall’inizio dell’epidemia. Le ultime persone decedute sono un uomo di 70 anni, residente nel Distretto di Castelfranco Emilia, e una donna di 86 anni, del Distretto di Carpi. Entrambi erano affetti da patologie croniche pregresse, fattore che ha aggravato l’evoluzione della malattia, conducendoli a un esito fatale.
L’Ausl di Modena ha rinnovato l’invito alla popolazione a mantenere alta l’attenzione, sottolineando come la prevenzione sia cruciale per contenere la diffusione del virus. Ad oggi, sono 39 i casi di malattia neuroinvasiva confermati nella provincia, un numero che evidenzia la pericolosità della situazione. Questi casi sono distribuiti in quasi tutte le aree del Modenese, a dimostrazione di una diffusione capillare del virus che richiede interventi tempestivi e coordinati.
Le precauzioni da prendere
In risposta all’aumento dei contagi, l’Ausl modenese ha intensificato le operazioni di disinfestazione, in particolare negli spazi verdi di ospedali e strutture residenziali, dove sono presenti pazienti ricoverati. Queste misure fanno parte del più ampio Piano delle Arbovirosi 2024, che prevede un innalzamento del livello di rischio e interventi straordinari per il monitoraggio e la prevenzione del virus West Nile in tutta la Regione Emilia-Romagna. Tuttavia, l’azienda sanitaria sottolinea l’importanza del contributo dei singoli cittadini nella lotta al virus.
Infatti, la prevenzione non può essere delegata solo alle autorità, ma deve partire anche dai comportamenti quotidiani della popolazione. L’Ausl raccomanda di mantenere i giardini puliti, di sfalciare regolarmente l’erba e di rimuovere gli sfalci, oltre all’eliminazione di qualsiasi ristagno d’acqua in sottovasi, contenitori e giochi per bambini. Questi piccoli gesti possono fare la differenza nel ridurre la proliferazione delle zanzare, principali vettori del virus. Inoltre, in caso di piogge abbondanti, è consigliabile ripetere i trattamenti larvicidi nei tombini e in altri eventuali depositi permanenti di acqua ogni 15 giorni fino alla fine di settembre, utilizzando prodotti specifici reperibili in commercio o presso i Comuni che distribuiscono kit anti-zanzara.
Per la protezione individuale, l’Ausl suggerisce l’utilizzo di zanzariere, zampironi, elettroemanatori e repellenti cutanei certificati. Inoltre, è consigliabile indossare indumenti di colore chiaro, soprattutto nelle ore serali, ed evitare l’uso di creme profumate o profumi, che possono attirare le zanzare. Questi accorgimenti sono particolarmente importanti alla luce delle recenti segnalazioni di zanzare comuni nelle zone appenniniche di Pavullo, Fanano e Montese, a quote superiori ai 600 metri, dove normalmente la presenza di questi insetti è ridotta. Nonostante il calo stagionale delle infezioni da arbovirosi, previsto per settembre, la presenza della zanzara comune in queste aree rappresenta un ulteriore motivo di preoccupazione.
L’Ausl di Modena conclude invitando tutti i cittadini a non abbassare la guardia, in quanto la prevenzione resta la migliore difesa contro il virus West Nile. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile contenere la diffusione del virus e proteggere la salute della comunità.