Ministro Sangiuliano sotto pressione: le accuse e i ricatti emersi dall’intervista a Maria Rosaria Boccia
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è al centro di una bufera mediatica e politica. Le dichiarazioni di Maria Rosaria Boccia, imprenditrice e presunta ex compagna del ministro, in un’intervista esclusiva a La Stampa, gettano ulteriori ombre sulla sua figura.
Le trasferte e gli eventi: tra affari e interessi personali
Boccia ha rivelato dettagli importanti riguardo alla sua relazione con il ministro. “Ci siamo conosciuti il 5 agosto”, ha affermato, spiegando che il loro rapporto non si limitava a un semplice coinvolgimento professionale. Le trasferte del ministro, che sarebbero state coperte dal ministero, avrebbero incluso non solo impegni ufficiali, ma anche viaggi personali, come i concerti dei Coldplay e de Il Volo, e eventi privati a cui Sangiuliano ha voluto partecipare. “Abbiamo fatto anche trasferimenti personali”, ha detto Boccia, sollevando dubbi sull’uso delle risorse pubbliche per fini privati.
I ricatti: accuse di pressioni su Sangiuliano
L’aspetto più esplosivo dell’intervista riguarda le accuse di presunti ricatti. “Ci sono persone che ricattano il ministro per delle agevolazioni”, ha denunciato Boccia, facendo riferimento a conversazioni ascoltate e messaggi che, secondo lei, proverebbero l’esistenza di pressioni sul ministro. Boccia ha parlato di direttori di settimanali coinvolti, senza però fare nomi, lasciando intendere che sia lo stesso Sangiuliano a dover fornire ulteriori chiarimenti.
Registrazioni e messaggi privati
Boccia ha spiegato di aver deciso di registrare tutte le loro conversazioni a partire da luglio, motivando la scelta con una frase detta dal ministro: “Io sono il ministro, nessuno crederà a quello che dirai”. Inoltre, ha smentito le dichiarazioni di Sangiuliano riguardo le loro chat, che il ministro ha definito “blande”, sostenendo invece che i messaggi scambiati fossero anche “piccanti”.
Accuse di sessismo verso Giorgia Meloni
Nell’intervista, Boccia ha anche accusato la premier Giorgia Meloni di atteggiamenti sessisti nei suoi confronti, in particolare per averla definita in maniera vaga e impersonale come “l’altra persona” in una dichiarazione pubblica. “Mi chiedo perché io vengo trattata con arroganza”, ha detto Boccia, rivendicando il diritto di essere difesa come donna e criticando l’incoerenza nel difendere i valori femminili solo a fasi alterne.
Le prossime mosse del ministro
Nel frattempo, lo staff del ministro ha annunciato che Sangiuliano incontrerà i suoi legali per valutare un eventuale esposto presso la Procura della Repubblica. Mentre il caso continua a far discutere, resta aperta l’ipotesi delle dimissioni del ministro, nonostante i tentativi del governo di smentire le indiscrezioni su un vertice di crisi tra la premier Meloni e i leader della maggioranza.
La vicenda è destinata a restare sotto i riflettori, con il futuro politico di Sangiuliano che appare sempre più incerto.
Intanto, arrivano alcune dichiarazioni del legale di Sangiuliano che allontanano l’ipotesi delle dimissioni: “Non c’è niente di cui il ministro possa essere preoccupato, non deve temere nulla. Questa è una vicenda di natura totalmente privata”. Queste le parole dell’avvocato Silverio Sica, legale del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “Nelle prossime 48 ore presenteremo una denuncia”, chiarisce. “Non ci sono prove che il ministro sia stato ricattato – spiega il penalista -, questo lo escludiamo senza dubbio”.