La procura di Roma potrebbe presto aprire un nuovo fronte di indagine che coinvolge il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a causa di una serie di viaggi privati realizzati con l’auto di scorta. Documenti ufficiali, come il registro e la scatola nera del veicolo, sembrano testimoniare che tali spostamenti, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non erano di natura istituzionale. Ad accompagnarlo, in diverse occasioni, c’era Maria Rosaria Boccia, persona che non risulta essere formalmente parte dello staff ministeriale.
Viaggi sotto i riflettori
Secondo quanto emerge, i viaggi non si limitavano a piccoli spostamenti: il ministro avrebbe effettuato lunghi tragitti, talvolta da Pompei e Roma, per portare con sé Boccia. La coppia è stata avvistata in varie località italiane, come Puglia, Liguria e Sicilia, e persino a eventi non legati all’attività politica, come i concerti dei Coldplay a Roma e de Il Volo. Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ha già presentato un esposto alla procura, sollevando dubbi sulla natura di tali spostamenti.
«Tra giugno e agosto», scrive Bonelli nel suo esposto, «si contano almeno otto trasferte in cui la signora Boccia avrebbe accompagnato il ministro». La domanda principale è: quale necessità istituzionale giustificava tali viaggi? Sangiuliano, in un’intervista al Tg1, ha dichiarato di aver pagato personalmente le spese di viaggio di Boccia, esibendo un estratto conto della sua carta di credito. Tuttavia, i meccanismi di rimborso all’interno del ministero della Cultura potrebbero complicare la vicenda, dato che le spese personali possono essere rimborsate tramite il Bilancio generale, sfuggendo a controlli puntuali.
Il caso Polignano: biglietti e scorta
Un esempio particolarmente significativo riguarda la trasferta a Polignano, dove, secondo Bonelli, il ministro sarebbe arrivato separatamente rispetto a Boccia, la quale sarebbe giunta successivamente con la scorta. Qui, le spese di vitto e alloggio, come avvenuto anche in altre occasioni, sarebbero state coperte dal festival che ospitava il ministro. Secondo le accuse, questa ospitalità è stata concessa poiché Boccia sarebbe stata presentata come membro dello staff del ministro.
Il pranzo a Taormina: chi ha pagato?
In Sicilia, un episodio controverso riguarda un pranzo pagato presso il ristorante Anciovi di Taormina, con le spese coperte in maniera non chiara. Bonelli denuncia che, se la relazione tra Sangiuliano e Boccia fosse di natura privata, l’utilizzo di fondi pubblici per coprire tali spese rappresenterebbe una distrazione di fondi.
La procura di Roma dovrà quindi far luce su questi episodi e verificare se vi siano state violazioni nell’uso di risorse pubbliche per scopi privati.