
Il caso doping che ha per protagonista Jannik Sinner non è ancora chiuso. Il termine concesso all’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) e a Nado Italia per appellare davanti al Tas di Losanna il giudizio di “totale mancanza di colpe o negligenza”, con cui l’International Tennis Integrity Agency (Itia) lo scorso 19 agosto ha prosciolto il tennista italiano per la doppia positività al Clostebol del 10 e 18 marzo, è infatti fissato alla mezzanotte di lunedì 9 settembre, e non di venerdì 6, come qualcuno aveva ipotizzato.
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Cosa può succedere a Sinner in caso di ricorso
Ma cosa può accadere adesso? Per il momento resta il mistero sulla decisione della Wada, che potrebbe decidere di presentare il suo ricorso anche all’ultimo minuto. Se dovesse farlo, però, questo atto rappresenterebbe un gesto storico.

Nel corso della sua storia, infatti, l’Agenzia antidoping ha presentato appello contro sentenze di federazioni internazionali (Fifa e Uefa comprese), comitati olimpici locali e organi antidoping di Stato. Ma non è mai accaduto contro un provvedimento di un’agenzia indipendente come l’Itia, che opera come soggetto terzo per una quarantina di federazioni o associazioni tra le quali grandi federazioni come ciclismo, atletica, scherma e basket.