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Strage di Paderno: Riccardo vuole uscire dal carcere e studiare

Pubblicato: 07/09/2024 07:31

Paderno Dugnano – Riccardo C., il 17enne accusato del triplice omicidio avvenuto a Paderno Dugnano, ha espresso il desiderio di seguire un percorso di recupero e tornare a studiare. Lo ha dichiarato al suo avvocato difensore, Amedeo Rizza, durante un incontro presso il carcere minorile del Beccaria di Milano. Il giovane, che avrebbe dovuto sostenere l’esame di riparazione per un debito in matematica, ha sottolineato la sua volontà di riprendere gli studi, nonostante l’orrore della tragedia che lo vede protagonista.

La difesa sta attualmente lavorando alla nomina di un consulente per effettuare gli accertamenti psicologici e psichiatrici. L’obiettivo è ottenere una perizia psichiatrica che sarà richiesta al tribunale dei minorenni, per verificare la capacità di intendere e di volere del ragazzo al momento del triplice omicidio. Il giovane è accusato di aver ucciso suo padre Fabio, sua madre Daniela Albano e il fratello minore Lorenzo, infliggendo un totale di 68 coltellate, 39 delle quali solo al fratello.

Il ruolo della scuola nel recupero

Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione, ha rilasciato una dichiarazione in cui sottolinea il potenziale ruolo della scuola nel percorso di recupero del giovane: «Quanto accaduto è terribile, ma la scuola può fare tanto per aiutare chi ha sbagliato a ritrovare la giusta strada». Intanto, il giudice per i minorenni Laura Pietrasanta, che ha convalidato l’arresto, ha ricevuto una richiesta per permettere a Riccardo di incontrare i suoi nonni. Questo incontro potrebbe avvenire nei prossimi giorni.

Riccardo, che attualmente si trova in isolamento nel centro di prima accoglienza, trascorre le sue giornate leggendo. Secondo l’avvocato difensore, il giovane appare «tranquillo e consapevole» di ciò che lo attende, e si sta lavorando affinché in una fase successiva, anche sulla base delle perizie psichiatriche, possa essere trasferito in una comunità. Riccardo ha inoltre parlato con don Claudio Burgio, cappellano del Beccaria, con cui si è confessato.

Le dichiarazioni sul malessere e il debito in matematica

Durante l’interrogatorio con il gip, Riccardo ha rivelato che il suo malessere è iniziato nell’estate scorsa, ma ha ammesso di sentirsi distaccato dagli altri già da tempo. Ha inoltre collegato in parte il suo stato emotivo al debito in matematica che doveva recuperare, affermando: «Forse il debito in matematica può aver influito». Il ragazzo ha raccontato di sentirsi diverso dagli altri, spesso percependo gli altri come «meno intelligenti» e definendo alcune delle loro preoccupazioni come «inutili».

La dinamica della strage

Riccardo ha confermato che la sera del delitto, i genitori sono accorsi nella sua cameretta dopo aver sentito le urla di Lorenzo. Tuttavia, il 17enne non ricorda se li ha colpiti nella loro camera. Dopo aver compiuto il gesto, ha avvicinato i corpi dei familiari per chiudere le loro palpebre, un gesto che avrebbe compiuto «forse per pietà». Parlando con il nonno materno, il ragazzo ha confessato di voler «lasciare i beni materiali» e «staccarsi dai genitori». Sul fratellino Lorenzo, ha aggiunto: «Non sarei riuscito ad abbandonarlo».

Questo atroce crimine continua a scuotere l’opinione pubblica, mentre si attendono nuovi sviluppi sul caso e sulle perizie psichiatriche che potrebbero influenzare il destino di Riccardo C..

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Ultimo Aggiornamento: 08/09/2024 07:58