Nemmeno i vip sono al sicuro dalle sempre più frequenti truffe informatiche. L’ultimo a cadere nella rete dei malviventi è stato David Riondino, celebre cantautore e regista, che ha subito un ingente danno economico a causa di una frode legata all’acquisto di uno smartphone. L’artista, 72 anni, ha raccontato ai carabinieri di viale Eritrea quanto accaduto, presentando denuncia il 1 agosto scorso.
La trappola
Tutto è iniziato alle 14.36, quando Riondino ha ricevuto un sms apparentemente proveniente da Nexi, nota piattaforma per i pagamenti online. Nel messaggio, veniva segnalata una presunta transazione in corso per l’acquisto di uno smartphone, invitando l’artista a chiamare un numero per bloccare l’operazione. Fidandosi del messaggio, Riondino ha contattato il numero indicato, convinto di parlare con un operatore ufficiale di Nexi.
Ma la realtà era ben diversa. Dall’altro capo del telefono non c’era un operatore di Nexi, ma un truffatore che ha guidato l’artista in una serie di operazioni bancarie fraudolente.
Il racconto
Davanti ai carabinieri, Riondino ha spiegato nei dettagli come è avvenuto il raggiro: “Mi ha fatto ripetere più volte un bonifico, seguiva sempre un messaggio di transazione negata. Ogni volta 495 euro, e così per 23 volte”. Dopo aver seguito le istruzioni del presunto operatore, il cantautore ha scoperto l’ammanco dal suo conto: 11.422 euro sottratti in totale, divisi in 17 transazioni da 495 euro indirizzate sul conto di una certa Giuseppina Monetti e altre 6 transazioni finite su quello di Lorenza Antonioli.
Le indagini
Da questi due nomi è partita subito l’indagine dei carabinieri, ma le beneficiarie sembrano essere sparite nel nulla. Si ipotizza che abbiano già chiuso i conti bancari, aperti probabilmente con documenti falsi, dopo aver portato a termine diverse truffe in un arco di tempo molto ristretto. Questo genere di raggiri colpisce frequentemente persone anziane, ma in questo caso la vittima è stata proprio David Riondino.
L’episodio mette ancora una volta in evidenza la crescente pericolosità delle truffe informatiche e l’importanza di diffidare da messaggi sospetti, soprattutto quando si tratta di operazioni bancarie non autorizzate.