Quattro alpinisti risultano dispersi sul Monte Bianco da sabato 7 settembre, due italiani e due coreani. Gli scalatori italiani, secondo quanto riferito dal soccorso alpino valdostano, si troverebbero bloccati nei pressi della vetta a oltre 4500 metri di quota, impediti dal maltempo a proseguire o scendere. Dei due alpinisti coreani, invece, non si hanno ancora informazioni precise sulla posizione.
La mattina di domenica 8 settembre i soccorritori hanno tentato di salire in quota a piedi, ma hanno dovuto interrompere il tentativo a causa delle proibitive condizioni meteo che rendono le operazioni estremamente pericolose. Il peggioramento del tempo con forti venti e nevicate rende difficile non solo l’intervento via terra, ma anche l’eventuale impiego di elicotteri.
I due alpinisti italiani avevano allertato i soccorsi dopo essere rimasti bloccati in quota durante la discesa dalla cima, a causa della nebbia e delle avverse condizioni meteo. “Veniteci a prendere, non vediamo nulla. Rischiamo di morire congelati”, avevano detto ai soccorritori che hanno cercato in un primo momento di raggiungerli a piedi.
Chi sono i due alpinisti italiani dispersi
Come già accennato, dei quattro dispersi due sono italiani: si tratta di Sara Stefanelli e Andrea Galimberti. Lei ligure, lui lombardo. I loro telefoni risultano spenti, probabilmente perché scarichi. Le speranze di ritrovarli vivi sono più flebili man mano che passa il tempo. La speranza è che i quattro alpinisti dispersi siano riusciti a scavare una buca nella neve o che siano riusciti a raggiungere la Capanna Vallot, posta a 4300 metri. Sei giorni fa, la coppia era arrivata in cima al Monte Cervino. Anche in quel caso erano stati colti dal maltempo, come riferiva lo stesso Galimberti: “Perfetto, ci mancava solo una grandinata in discesa per chiudere bene la salita”.