Con l’arrivo dell’inverno, si prevede una stagione influenzale particolarmente intensa che potrebbe rivelarsi peggiore rispetto a quella dello scorso anno, quando in Italia si sono registrati oltre 15 milioni di contagi da virus influenzali e parainfluenzali. Medici di famiglia e virologi richiamano l’attenzione sulla necessità di prepararsi per la prossima campagna di vaccinazioni, che avrà inizio tra poco più di un mese.
Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive (Simit), ha sottolineato l’importanza di anticipare la campagna di vaccinazione per la stagione 2024-2025, vista l’incertezza su come si evolverà l’influenza quest’anno: «Non abbiamo ancora certezze su che tipo di stagione influenzale sarà la prossima, potrebbe anche anticipare e con la riduzione delle vaccinazioni registrata lo scorso anno la situazione un po’ preoccupa», ha dichiarato Andreoni. Ogni anno, l’influenza causa tra i 5.000 e i 15.000 morti in Italia, evidenziando la sua pericolosità. L’esperto raccomanda alle categorie a rischio di fare sia il vaccino antinfluenzale che quello anti-Covid.
Anche Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano e virologo dell’Università degli studi di Milano, ha avvertito che il prossimo inverno potrebbe essere peggiore del precedente. Secondo Pregliasco, l’andamento dell’epidemia influenzale in Australia, dove l’inverno è appena terminato, potrebbe anticipare quello che accadrà in Italia: «La loro epidemia di influenza è stata peggiore rispetto a quella del 2023-24».
L’attenzione è quindi concentrata sulle coperture vaccinali, che sono diminuite nella stagione 2023-2024, raggiungendo solo il 18,9% della popolazione generale, rispetto al 20,2% dell’anno precedente. Francesco Vaia, Direttore della prevenzione del Ministero della Salute, ha evidenziato l’importanza di una comunicazione chiara e diretta per informare i cittadini sull’importanza della vaccinazione: «Il cittadino deve essere informato e messo in condizioni di poter decidere con consapevolezza con il supporto, indispensabile, della scienza e dei suoi attori, a partire dai medici».
Centrale in questa campagna di prevenzione è il ruolo dei medici di medicina generale. Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg), ha spiegato come i medici utilizzino software e piattaforme per identificare i pazienti più a rischio in base a età, cronicità e fragilità. «Speriamo che le vaccinazioni vengano rese disponibili dai primi di ottobre nei nostri studi: questo rimane una responsabilità delle Aziende Sanitarie e delle Regioni rispetto ai contratti di acquisto», ha dichiarato Scotti, evidenziando l’importanza di una distribuzione tempestiva dei vaccini per evitare carenze o ritardi burocratici e logistici.
L’obiettivo di quest’anno è, dunque, quello di rendere i vaccini disponibili il prima possibile per proteggere al meglio la popolazione e ridurre il rischio di una stagione influenzale particolarmente severa.