Vai al contenuto

Caos Francia: Jordan Bardella, braccio destro di Le Pen, indagato per una truffa “europea”

Pubblicato: 10/09/2024 15:17

Come se non bastasse il caos che avvolge la politica e le istituzioni francesi, bloccate dall’impasse del dopo voto e dalle difficoltà di Macron nel costruire un governo, ora un nuovo scandalo scuote i palazzi parigini. Ed è molto significativo perché va a colpire il presidente del partito di Marine Le Pen, Jordan Bardella, proprio in un momento in cui con la scelta del moderato di centrodestra Barnier come Premier, Macron sembra aver puntato sull’appoggio della destra per frenare l’ascesa di Melenchon e della sinistra più integralista.

LE ACCUSE DI LIBERATION

Le accuse a Bardella sono arrivate dopo un’inchiesta del quotidiano Liberation, e si riferiscono a fatti accaduti nel 2015. Secondo il giornale, l’attuale Rassemblement National, che all’epoca si chiamava Fronte National, avrebbe prodotto false documentazioni per far risultare lo stesso braccio destro della Le Pen come assistente parlamentare di un ex eurodeputato del partito, Jean-Francois Jalkh. Un lavoro che Bardella non avrebbe mai veramente svolto.

Lo scandalo non ha una grande portata finanziaria, visto che si tratta di soli 1.200 Euro al mese percepiti fra Febbraio e Giugno. Durante i quali Bardella ha effettivamente affiancato Jalkh, ma secondo Liberation non come assistente europeo, ma per aiutarlo in questioni interne al partito. La questione è di immagine, perché il braccio destro di Le Pen è accusato anche di avere falsificato registri, attività e rassegne stampa al fine di dimostrare che stava lavorando direttamente per Jalkh e non per il Front National.

IL PROCESSO DAL 30 SETTEMBRE

In quest’ultimo caso, Bardella potrebbe essere accusato di “appropriazione indebita” per aver percepito senza diritto lo stipendio europeo. Liberation sostiene che questa di utilizzare i fondi Ue per pagare i funzionari di partito anziché gli assistenti parlamentari a Bruxelles, fosse un’abitudine consolidata dal partito di Le Pen negli anni che vanno dal 2004 al 2016. Per questo 27 esponenti di primo piano del partito, fra cui anche la stessa Le Pen, dovranno affrontare un processo appunto per appropriazione indebita che inizierà il 30 Settembre.

I RISCHI PER GLI IMPUTATI

In questo procedimento, però, Bardella non è tra gli imputati. A pochi giorni dall’inizio del processo, intanto, il leader del Rassemblement National, così come la sua mentore Marine, si è dichiarato estraneo ai fatti. In caso di condanna, i deputati sotto accusa rischiano sino a un milione di Euro di multa, una condanna penale e il divieto di candidarsi alle elezioni per un periodo massimo di 5 anni.

Continua a leggere su TheSocialPost.it