La vicenda legata alla positività al Clostebol di Jannik Sinner, il tennista numero uno al mondo, sembra essersi almeno in parte chiusa, anche se la Wada non ha alzato bandiera bianca. L’Agenzia Internazionale Antidoping (WADA) ha deciso di non presentare ricorso contro la sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS). La decisione mette parziale fine a una vicenda che aveva sollevato molte preoccupazioni nel mondo del tennis, dopo che Sinner era risultato positivo al Clostebol la scorsa primavera. In realtà la Wada si è riservata il diritto di chiedere documentazione aggiuntiva, allo scopo di approfondire le sue indagini: questo sposterebbe il termine per la presentazione di un ricorso, di fatto permettendo all’agenzia di agire ancora contro il tennista.
Il Clostebol è una sostanza vietata in ambito sportivo in quanto considerata uno steroide anabolizzante, ma nel caso di Sinner era emerso che la contaminazione fosse avvenuta in maniera involontaria, circostanza che ha portato all’assoluzione del tennista. La WADA, che aveva la possibilità di impugnare la sentenza, ha scelto di non farlo, confermando così l’archiviazione del caso.
Il TAS ha confermato la chiusura del caso e l’assenza di ricorsi, come riportato dal Corriere della Sera. Per Jannik Sinner, dunque, non ci saranno ulteriori conseguenze, permettendogli di concentrarsi esclusivamente sulla sua carriera sportiva senza l’ombra delle accuse di doping.
Il mistero sui documenti acquisiti
Tutto ruota intorno al giorno della scadenza del possibile ricorso da parte della Wada nei confronti della sentenza dell’Iti. Come si legge nel codice, la Wada ha 21 giorni di tempo per fare ricorso. La questione è semplice: quando iniziano i 21 giorni e quando finiscono? Pare difficile da sapere. Il countdown inizia quando l’Agenzia mondiale antidoping entra in possesso delle carte. Il punto del codice 13. 2. 3. 5. dice infatti che “il termine ultimo per l’appello può arrivare fino: A) 21 giorni dopo l’ultima data in cui ognuna delle parti avente di ricorrere avrebbe potuto farlo. B) 21 giorni dopo che Wada ha ricevuto la documentazione completa relativa alla decisione”.