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“Ti rovino, diventi irriconoscibile. Ti ammazzo”. Sono queste alcune delle frasi, agghiaccianti, con le quali un 48enne si rivolgeva alla compagna incinta. La donna, che viveva a Cadelbosco Sopra, in provincia di Reggio Emilia insieme al partner, era in attesa di un bambino e veniva regolarmente insultata e picchiata davanti agli altri figli e anche in presenza di terzi. I fatti si sarebbero verificati per quasi due anni, dal dicembre del 2020 fino a settembre 2022. L’uomo è stato ora arrestato e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia.
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In almeno un’occasione, stando a quanto ricostruito, l’uomo avrebbe lanciato la compagna incinta giù dalle scale della loro abitazione. In un’altra circostanza, il 48enne l’avrebbe minacciata con un’accetta, lanciandole l’attrezzo contro e mancandola per pochi centimetri. Una serie di violenze sempre più disumane, al culmine delle quali la donna aveva poi deciso di allontanarsi dall’abitazione e rivolgersi ai servizi sociali per avere accesso a una struttura protetta.
Contro l’uomo è stato emesso un provvedimento di allontanamento per costringerlo a mantenere una distanza di almeno cinque chilometri dalla vittima. Nonostante i provvedimenti, il 48enne era riuscito a rintracciare l’ex partner e questo ha costretto gli operatori della struttura protetta nella quale la donna si era trasferita a disporre l’ingresso in un nuovo centro. Le forze dell’ordine hanno disposto l’uomo a misura cautelare di allontanamento dal domicilio familiare con divieto di avvicinamento. Condannato a 3 anni di carcere, la sentenza è divenuta operativa solo ora, con il 48enne entrato in carcere.