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“Il portellone era chiuso?”. Bayesian, Vespa intercetta il comandante: cosa salta fuori su quella notte

Pubblicato: 11/09/2024 10:53

James Cutfield, il comandante neozelandese del Bayesian, il veliero affondato misteriosamente il 19 agosto davanti a Porticello, è stato intercettato a Maiorca da un inviato di “Cinque minuti“, la trasmissione di Bruno Vespa in onda su Rai 1. Cutfield è stato sentito dopo che il programma ha ricostruito “la catena di errori” che ha provocato la morte di sette persone e l’affondamento dello yacht. Tra le cose da indagare c’è la presunta apertura del portellone di poppa da dove sarebbe entrata una grande quantità d’acqua, innescando la grave sequenza di eventi che ha portato all’inabissamento. Interrogato su questo aspetto, Cutfield ha tagliato corto: “No, quel portellone non era aperto”. Ma è veramente così?
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Cutfield ha voluto smentire la tesi di Giovanni Costantino, Ad di Italian Sea Group, che sempre nel corso di “Cinque Minuti” aveva detto che dalle loro analisi emergeva la possibilità che l’acqua possa essere entrata dal portellone. Ha detto Costantino: “L’equipaggio avrebbe dovuto preparare la nave chiudendo e blindando la stessa, lo scafo e la sovrastruttura. La nave è inaffondabile, se non fosse entrata acqua l’imbarcazione non avrebbe avuto alcun tipo di problema”. Per Costantino ci sono pochi dubbi su quanto sia successo quella notte: “L’acqua nel Bayesian ha iniziato ad entrare da poppa, di sicuro ha allagato non solo un compartimento stagno, ma anche il secondo, attiguo al primo, ovvero la sala macchine”.

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